Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto attuativo per la salvaguardia dei 55mila lavoratori esodati salvati dalla Spending Review 201, contenente l’indicazione delle nuove procedure per aziende e lavoratori. Ora, per i 55mila lavoratori salvaguardati saranno applicati i requisiti d’accesso alla pensione che erano in vigore prima della Riforma delle Pensioni.
Vediamo cosa devono fare le aziende in base al decreto attuativo
Le aziende che hanno collocato in mobilità i 40mila lavoratori con accordi entro il 31 dicembre 2011 devono comunicare al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Direzione generale delle relazioni industriali e dei rapporti di lavoro due elenchi:
*l’elenco nominativo dei lavoratori licenziati entro il 31 dicembre 2012, indicando per ogni lavoratore interessato la data del licenziamento entro 30 giorni dal 21 gennaio 2013, data di pubblicazione del decreto (quindi entro il 20 febbraio 2013),
*l’elenco dei lavoratori che saranno licenziati, in ciascun anno di riferimento, in base al programma di gestione delle eccedenze e indicando per ogni lavoratore interessato la data del licenziamento, entro il 31 marzo di ciascun anno successivo al 2012. Il ministero trasmette all’Inps le comunicazioni delle imprese entro 15 giorni dalla data di ricevimento e l’Inps a sua volta ammette i lavoratori esodati interessati al trattamento in base alla data di licenziamento.
Cosa devono fare i lavoratori esodati
I 6mila lavoratori che hanno cessato il lavoro per accordi individuali o collettivi, devono presentare una domanda per l’accesso alla pensione entro 120 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta, quindi entro il 21 maggio 2013. Alla domanda va allegato l’accordo di cessazione del rapporto di lavoro, mediante due modalità: *nel caso di accordi ai sensi degli articoli 410, 411 e 412-ter del codice civile (conciliazione), alla direzione territoriale del lavoro innanzi alla quale detti accordi sono stati sottoscritti, *in tutti gli altri casi, alla direzione territoriale del lavoro competente in base alla residenza del lavoratore cessato.
La direzione territoriale del lavoro, per esaminare le domande dei lavoratori esodati, istituisce apposite commissioni formate da due funzionari della direzione territoriale e da un funzionario dell’Inps. Le commissioni comunicano le decisioni all’Inps anche per via telematica. Se l’interessato non concorda con la decisione, entro trenta giorni può presentare riesame davanti alla direzione territoriale del lavoro al quale è stata presentata l’istanza.
APPROFONDIMENTI
*Esodati, approvato decreto salvaguardati Legge Spending Review
*Le novità sugli Esodati in attesa del decreto
*Finalmente firmato il decreto sugli esodati