Home » La festività del 17 marzo e i dipendenti pubblici

La festività del 17 marzo e i dipendenti pubblici

Un vero affare per il governo che intende festeggiare il 150esimo dell’Unità d’Italia con i soldi dei contribuenti, in particolare i dipendenti pubblici ci rimetteranno per ricordare il prossimo 17 marzo un giorno di ferie.

La posizione della pubblica amministrazione è chiara e lo precisa con la nota della Funzione Pubblica con la Relazione Tecnica al DDL di conversione (A.S. n. 2569) del decreto legge 22 febbraio 2011, n. 5.

Nella nota si ribadisce che il decreto-legge non comporta nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica e constatato che, pur se risulta aggiunto, per l’anno in corso, un giorno festivo al calendario, non aumenta il numero complessivo delle giornate di astensione dal lavoro, così come fissate dalla legge 27 maggio 1949 n. 269, in quanto nell’anno 2011 cadono di domenica le festività del 1° maggio e del 25 dicembre.Non solo, la nota pone in evidenza che con il meccanismo, individuato al comma 2 dell’articolo unico, della sostituzione della festività soppressa del 4 novembre, che viene considerata giornata ordinaria agli effetti economico-contrattuali, non aumenta il numero di giornate di astensione dal lavoro con diritto alla percezione della retribuzione, in quanto non risulta alterato – per l’anno 2011 – il numero complessivo delle festività soppresse, alle quali corrispondono, in base alla disposizione di cui all’art. 1 della legge 23 dicembre 1977, n. 937 nonché alle disposizioni della contrattazione collettiva in materia di congedo ordinario, le quattro giornate di riposo concesse ai dipendenti delle pubbliche amministrazioni.

In sostanza, il 17 marzo 2011, giornata di festività nazionale celebrativa del 150° dell’unità d’Italia, non produrrà alcun beneficio ai lavoratori, anzi l’onere sarà a carico unicamente ai lavoratori con una giornata di ferie in meno come compensazione.

Come, tra l’altro hanno precisato i sindacati, l’anno in corso prevede altre tre festività che cadono di domenica, ovvero 25 aprile che coincide con la festività di pasquetta e la festività del 1° maggio e di Natale che cadono entrambi in domenica.

Lascia un commento