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Come diventare food shopper

Dopo avervi parlato del personal shopper oggi, per la rubrica “Come diventare” abbiamo incontrato Alessandra Lepri che ci ha parlato della professione di food shopper. Una professione emergente, un consulente di acquisti non di abiti bensì di prodotti enogastronomici.

1) Anzitutto grazie per la disponibilità. Per i lettori di Gazzetta del Lavoro che non la conoscono ci piacerebbe si presentasse

Da anni mi occupo di Moda, Lifestyle e Turismo. Come giornalista, organizzatrice di eventi, sfilate e viaggi stampa e docente. In particolare curo come coordinatrice didattica corsi dedicati alle professioni emergenti, nuove figure che possono avere interessanti sbocchi lavorativi dato che il mercato e le esigenze sono in continua trasformazione. Il corso è stato ideato con Natalina Villanova, direttrice di Kronos Consulting, nuovo ente di formazione specializzato nelle nuove professionalità.

2) Cosa si intende per “food shopper”?

E’ sostanzialmente un personal shopper specializzato nell’enogastronomia. Una persona che ha una mappatura rigorosa della città o regione in cui vive, attento a tutte le iniziative, fiere, eventi. Soprattutto deve conoscere i piatti tipici, gli alimenti eccellenti, vino, olio, tartufo, formaggi, aceto balsamico, miele, etc…, le botteghe storiche , enoteche, aziende, etc…

3) Quando e perché ha sentito l’esigenza di creare anche in Italia un vero e proprio corso per “Food Shopper”?

La figura del personal shopper è ormai accettata dal nostro mercato nazionale. Quindi ho pensato che fosse il momento di tirare fuori l’asso nella manica, svelando un altro settore che il mondo ci invidia . Il food! Poi era una competenza spesso richiesta dai turisti e dagli appassionati. Il personal shopper deve conoscere e presentare al cliente il meglio che la città può offrire, dunque anche il food.

4) Quali sono le principali caratteristiche che un bravo Food Shopper dovrebbe avere?

Prerequisiti fondamentali: pazienza, capacità di ascolto, rispetto. Su quest’ultima caratteristica è bene ricordare che i clienti sono soprattutto stranieri, bisogna conoscerne le abitudini. Mai portare un gruppo di islamici in un’enoteca (a meno che non ne facciano richiesta) o una salumeria storica. E poi deve essere aggiornato, leggere le riviste di settore, sapere degustare un vino, un olio, una cioccolata.

5) Cosa può dirci in merito al corso. Costo, struttura delle lezioni ecc …

Sono 10 incontri di 8 ore ciascuno, a cadenza settimanale. La quota di partecipazione al corso è di 1.600 euro (IVA esclusa) compresi 100 euro di diritti di segreteria. Ai partecipanti verranno distribuiti strumenti di approfondimento (dispense) delle tematiche oggetto del corso. Al termine del corso verrà rilasciato a ciascun partecipante l’attestato di frequenza (per avere l’attestato di frequenza è richiesta la partecipazione ad almeno il 70% delle lezioni). Partecipano numerosi ed importanti esperti del settore (come il guru dell’etichetta Giancarlo Roversi, giornalista e scrittore, esperto di storia dell’alimentazione) che interverranno al corso, attraverso testimonianze e case history, alcuni professionisti del settore.

Nella quota di iscrizione sono compresi:

* Materiale didattico
* Attestato di partecipazione al corso
* Attestato di partecipazione alle lezioni di business etiquette del Dottor Nicola Santini

Orario e luogo del corso

Dalle 10.00 alle 13.00 dalle 14.00 alle 18.00

Le lezioni si terranno a Bologna presso

Hotel 4 Viale Masini

6) Quali e dove sono (Italia e/o Estero) i possibili sbocchi lavorativi?

Le città con grande affluenza turistica, grandi distretti con vocazione enogastronomia. Hotel e tour operator possono essere i grandi alleati dei food shoppers in quanto saranno oro che forniranno agli ospiti un nuovo servizio, avvalendosi dei food shoppers.

Per informazioni

Kronos Consulting

Via Montebello 66

50123 Firenze

Tel. + 39 338 2112223

www.kronos-consulting.it

E-Mail [email protected]

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