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I primi dati sulla situazione degli infortuni in Italia

L’Inail ha offerto i primi dati aggiornati al terzo trimestre 2011 sulla situazione degli infortuni nel nostro Paese: rispetto allo stesso periodo del 2010 si sono registrate 26mila denunce in meno, ossia da 579mila a 553mila, ma, al contrario, i dati sulla mortalità mostrano un calo più contenuto passando da 697 a 691 mila casi.

In base a questi dati l’Inail stima un valore a fine anno, a consuntivo, vicino ai 750mila infortuni sul lavoro rispetto al precedente anno pari a 775mila.

Il dato più interessante è la diminuzione degli infortuni nel settore costruzioni e nell’industria per via di una maggiore incidenza sul versante della prevenzione ma, soprattutto, anche per il trend economico che non è proprio positivo.

Infatti, anche se la riduzione degli infortuni riguarda tutti i rami di attività, l’andamento è stato ancora più pronunciato nell’industria (-6,7%) rispetto all’agricoltura (-4,9%) e ai servizi   (-3,1%).

L’Inail sembra molto soddisfatta di queste valutazioni perché il dato appare più significativo se si considera che le rilevazioni Istat attestano, nel periodo di riferimento, una crescita dell’occupazione complessiva compresa tra lo 0,1% e lo 0,4%.

In particolare, nel campo delicato delle costruzioni gli infortuni diminuiscono di una percentuale di poco meno del 10% anche se gli occupati risultano diminuiti dell’1,2%.

Il terziario registra una contrazione dei casi mortali, pari al 3.6%, mentre crescono, anche se di poco, nel settore primario.

Altro aspetto da non sottovalutare è l’andamento sugli infortuni mortali, un calo del tutto generalizzato anche se poco accentuato al nord, solo di un valore pari al 3.8%, seguito dal centro, pari ad un valore di 4.9%, e dal Sud del 6.4%. Il numero degli occupati è cresciuto al Sud dell’1,2%, mentre al Nord solo di un valore pari ad un 0,3%.

Queste valutazioni dell’Inail arrivano insieme agli andamenti regionali in materia di sicurezza e infortuni sul lavoro e mostrano, nell’insieme, un andamento abbastanza positivo visto anche il trend economico nazionale e internazionale.

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