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L’Inps e il lavoratore disoccupato

I compiti dell’Inps non si riducono solo nell’erogazione della pensione a fine servizio, ma il nostro legislatore negli anni ha imposto al maggiore istituto previdenziale del settore privato una serie di compiti che, possiamo definire, di sostegno al reddito.

Ecco perché, a maggior ragione, possiamo senza dubbio affermare che la maggior parte degli aiuti ai disoccupati viene proprio dall’Inps.

L’offerta che il nostro legislatore ha previsto, e che l’Inps ha il compito di erogare, è veramente complessa e varia; in effetti, si parte dalla disoccupazione ordinaria a quella straordinaria passando per una serie di strumenti complementari che il lavoratore può utilizzare.

La materia è veramente articolata perché prevede diverse forme in relazione ad ogni singolo settore di riferimento; in effetti, quando parliamo di disoccupazione ordinaria in realtà esistono diverse forme di indennità di disoccupazione in base al settore di occupazione e ai requisiti che possiede il soggetto: indennità ordinaria, indennità ordinaria con requisiti ridotti, trattamento speciale per l’edilizia e trattamento speciale per operai agricoli.

Il nostro welfare offre anche altri istituti di sostegno o ammortizzatori sociali, inclusa la possibilità di usufruire della cassa integrazione nella forma ordinaria e straordinaria: è ordinaria quando la sospensione o riduzione dell’attività aziendale dipende da eventi temporanei e transitori non imputabili né al datore di lavoro né ai lavoratori, mentre è straordinaria quando l’azienda subisce processi di ristrutturazione, riorganizzazione, riconversione, crisi aziendale o sia assoggettata a procedure concorsuali.

Non solo, accanto alle liste di mobilità, il nostro Legislatore ha previsto alcune provvidenze anche a favore di particolari categorie di lavoratori (una tantum Co.Co.Pro., indennità’ Una Tantum Lavoratori Somministrati).

La disoccupazione ordinaria è quella più diffusa ed è percepita da chi ha perso il suo rapporto di lavoro in modo involontario: l’ex lavoratore subordinato (anche straniero extracomunitario e lavoratore a domicilio) percepisce una speciale indennità.

Allo scopo di offrire una prestazione complessiva ed evitare sacche di emarginazione, il nostro ordinamento prevede anche la disoccupazione con requisiti ridotti, ossia può essere percepita da quei lavoratori subordinati che non dispongono di 52 settimane di contributi nei due anni precedenti.

1 commento su “L’Inps e il lavoratore disoccupato”

  1. il negozio aziendale dove lavoro attualmente dal 1994 chiude,l’azienda mi ha comunicato la nuova localita’ piano d’accio teramo a 395 km da salerno
    sono inquadrata come impiegata I LIVELLO appena l’ho saputo sono andata in panico posso dimettermi per giusta causa?

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