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Al via una serie di incentivi per le assunzioni

Finalmente è arrivata la fumata bianca. La Corte dei Conti ha infatti dato il suo assenso al decreto interministeriale che prevede aiuti ai datori di lavoro che assumono, a tempo indeterminato, i lavoratori destinatari dell’indennità di disoccupazione ordinaria con requisiti normali, nonché dell’indennità di disoccupazione speciale edile.

Il decreto prevede espressamente che l’assunzione deve essere libera, ossia chi assume non lo deve fare per ottemperare a disposizioni di legge o da un obbligo legale, ovvero diritto di precedenza, e nemmeno deve nascere da obblighi contrattuali, accordi sindacali specifici.

Il decreto, Decreto Interministeriale n. 53344 del 26 luglio 2010, è stato registrato alla Corte dei Conti il 23 settembre 2010 e si occupa di regolare gli incentivi previsti dall’articolo 2 della Legge 23 dicembre 2009 n.191 (legge finanziaria 2010), per l’assunzione dei lavoratori titolari dell’indennità di disoccupazione.

In pratica, secondo le disposizioni del legislatore, l’incentivo consiste di un contributo economico di entità pari all’indennità spettante al lavoratore, con la sola esclusione per la contribuzione figurativa, per il numero di mensilità  di trattamento di sostegno al reddito non erogate.

Il datore di lavoro per usufruire di questa importante possibilità deve fare una precisa richiesta al maggiore istituto previdenziale italiano, l’Inps.

Una volta ottenuto dall’Inps parere favorevole, il datore di lavoro può portarla in diminuzione sulla quota dei contributi previdenziali da versare.

È necessario però precisare che per poter usufruire di questa particolare assunzione agevolata, il datore di lavoro, nei dodici mesi precedenti alla richiesta, non devono aver effettuato riduzioni di personale avente la stessa qualifica dei lavoratori da assumere e a quelli che interessati da sospensioni per cassa interazione straordinaria.

Non solo, il provvedimento messo a punto dal governo non può essere utilizzato se, tra il datore di lavoro che assume e l’impresa da cui proviene il lavoratore, vi è, per così dire, una coincidenza degli assetti proprietari oppure intercorrono rapporti di collegamento o controllo.

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