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Lavorare ad Hong Kong

 L’Asia dal punto di vista lavorativo è un paese che racchiude numerose promesse per il futuro. Basta pensare alla Cina, seconda economia del mondo, alla Corea del Sud, il paese più sviluppato dal punto di vista tecnologico e a paradisi del business sotto tutte le forme come Singapore, il posto sulla Terra in cui è più facile aprire un’impresa. Ma a questa già nutrita lista di buoni motivi per pensare all’Asia come luogo in cui cercare lavoro, si possono aggiungere di sicuro anche altri elementi. Uno di questi è Hong Kong, paese interessato negli ultimi anni da una rapida crescita al pari di altri. 

Lavorare in Corea del Sud

Anche Hong Kong è una delle realtà emergenti del continente asiatico e in questo blog dedicato alle opportunità di lavoro non poteva di certo mancare. Ecco quindi alcune informazioni sulle procedure burocratiche da completare prima di trasferirsi a lavorare all’estero ad Hong Kong.

> Lavorare a Singapore

Lavorare ad Hong Kong

Dopo essere per lungo tempo stata una colonia britannica in Asia, appartenente ai domini si Sua Maestà, Hong Kong in tempi più recenti è stata riannessa alla Cina. Dato il suo particolare passato, tuttavia, ancora oggi gode di una indipendenza amministrativa estranea al resto del territorio cinese. Questo passaggio di consegna si è verificato nel 1997.

Per recarsi in visita ad Hong Kong, i cittadini italiani che hanno il desiderio di farsi un’idea migliore della città possono soggiornarvi per 90 giorni, 3 mesi, come semplici turisti. Si può anche intraprendere un semplice viaggio d’affari della stessa lunghezza.

Tutti coloro che desiderano invece lavorare ad Hong Kong, partecipare ad attività di formazione, studiare e compiere degli investimenti, devono possedere un visto specifico per queste attività, che può essere richiesto presso  numerosi consolati cinesi in Italia. Ve ne sono in tre in particolare nelle città di Roma, Firenze e Milano.

Il visto di lavoro per Hong Kong si chiama Emplyment Pass e può essere ottenuto dietro la presentazione dei seguenti documenti:

  •  un passaporto con almeno 6 mesi di validità residua
  • due foto formato tessera
  • Curriculum Vitae
  • in allegato al CV è necessario inserire anche i diversi certificati professionali ottenuti.

Anche ad Hong Kong, inoltre, il rapporto tra datore di lavoro e dipendente può essere regolato dal meccanismo della sponsorizzazione, a cui ci è capitato altre volte di accennare. La sponsorizzazione funziona quando si hanno delle referenze che possono essere giocate a proprio vantaggio.

Sia per richiedere il visto Emplyment Pass, sia per richiedere il visto per gli investimenti, è necessario compilare un apposito modulo. Un ulteriore modulo è a disposizione per le sponsorizzazioni, le quali devono essere compilate a cura del datore di lavoro.

Il visto da richiedere per investire nel paese è invece l’Investment Visa, un visto che può essere richiesto anche quando non si ha già un contratto di lavoro e non si può passare per il meccanismo della sponsorizzazione.

Può essere ottenuto dietro la presentazione dei seguenti documenti:

  •  un passaporto con almeno 6 mesi di validità residua
  • due foto formato tessera
  • Curriculum Vitae
  • Business plan dei primi due anni
  • modulo di richiesta.

 

 

 

 

 

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