Home » Lavorare in Africa – Opportunità e mercato del lavoro

Lavorare in Africa – Opportunità e mercato del lavoro

 Ancora oggi l’Africa è tra i posti scelti da molti italiani che desiderano cominciare una nuova vita all’estero. Certo, si tratta di una scelta che deve essere forse ponderata meglio di altre, ma al grande continente nero resta comunque una buona dose di attrazione. L’Africa è un paese molto ricco di risorse, che spesso trovano il modo di emergere grazie all’intervento di capitali stranieri, mentre molte altre volte restano dimenticate o sfruttate in maniere non appropriate. Eppure in un mondo che tende verso la globalizzazione, anche in alcune zone dell’Africa c’è un fermento dinamico che potrebbe portare a migliori risultati economici in futuro. 

Lavorare in Africa

In questo post vogliamo appunto parlare di quei paesi africani che nell’ultimo periodo stanno vivendo un boom economico più intenso di altri e che devono essere tenuti d’occhio anche nei mesi futuri perché potrebbero essere questi gli stati più promettenti per coloro che desiderano trasferirsi a vivere in Africa. A parte le grandi realtà turistiche già note al grande pubblico, ci sono infatti altre economie silenziose che stanno piano piano emergendo.

Lavorare in Sudafrica

Lavorare in Africa – Opportunità e mercato del lavoro

La crescita economica in Africa nell’ultimo periodo ha interessato in particolare cinque paesi, che hanno cominciato a crescere ad un ritmo più sostenuto degli altri. Si tratta nello specifico di:

  • Sudafrica
  • Nigeria
  • Angola
  • Ghana
  • Etiopia.

Questi paesi hanno dato interessanti segnali di espansione, anche se il loro destino dipenderà ora dagli investitori, soprattutto stranieri, che decideranno di insediare nei territori nuove attività e opportunità di crescita. Molte sono ad esempio le aziende europee che hanno deciso di delocalizzare in Africa e in molte città africane vive oggi una piccola comunità di expat.

Tra il 2000 e il 2014 la situazione dell’Africa dal punto di vista economico è radicalmente cambiata. All’epoca, infatti, il grande continente nero veniva indicato come senza speranza anche da voci autorevoli, mentre oggi le statistiche sono positive e le proiezioni indicano che che nei prossimi 25 anni questo continente potrà finalmente riprendersi da quel clima di guerre che ha caratterizzato i decenni che vanno dall’80 al ’90.

A guidare l’attuale crescita economica dell’Africa sono soprattutto alcuni paesi dell’Africa sub – sahariana, come la Nigeria, l’Angola, il Ghana ed l’Etiopia, ma a capo della ripresa dell’economia del continente nero continua ad essere il Sudafrica, il paese che più degli altri si può dire vicino a stili e modi di vita di tipo occidentale.

In Nigeria, invece, in questo periodo, una forte crescita economica sta arrivando dal settore petrolifero, in veloce espansione, aiutato anche dal settore delle telecomunicazioni. Altri due stati citati, l’Angola e il Ghana, stanno in questo periodo crescendo grazie all’incremento delle esportazioni del petrolio. In un settore leggermente diverso invece si situa il core business dell’Etiopia, che si sta facendo largo soprattutto per la crescita della produzione idro – elettrica, che già ora viene esportata anche presso i paesi limitrofi.

A sostenere la crescita economica africana vi sono anche altri fattori, tra cui l’aumento della produzione di alcune materie prime e un forte incremento demografico, soprattutto individuato in una popolazione giovane, tra i sedici e i trenta anni di età. Il PIL africano, infine, è cresciuto del 5,1 per cento nel 2012 e del 5,7 per cento nel 2013.

 

Lascia un commento