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Lavoro disoccupati: Sardegna, accordo coi tribunali

 Via libera, nella Regione Sardegna, all’impiego dei lavoratori sardi, che percepiscono gli ammortizzatori sociali, presso i tribunali sardi. La misura di aiuto ai lavoratori in difficoltà, annunciata nelle scorse settimane dall’Amministrazione regionale, è ora operativa a seguito di un accordo quadro che nella giornata di ieri, giovedì 31 marzo 2011, è stato firmato a Cagliari da Francesco Manca, assessore del Lavoro della Regione Sardegna, dagli assessori al lavoro delle Province, dalle organizzazioni sindacali, dai rappresentanti dell’Agenzia regionale per il Lavoro, nonché da parte di Ettore Angioni, procuratore generale della Repubblica, e Grazia Corradini, presidente della Corte d’Appello di Cagliari. Con l’accordo quadro, di conseguenza, i lavoratori che percepiscono gli ammortizzatori sociali potranno integrare il loro reddito, mentre i tribunali dell’Isola potranno far fronte alle carenze di organico.

Entrando nei dettagli operativi dell’accordo, spetta alle Province della Regione Sardegna, appoggiandosi ai Centri servizi per il lavoro (Csl), inviare le schede dei lavoratori interessati, ed aventi i requisiti, alla competente Procura generale della Repubblica ed alla competente Corte d’appello. A sua volta sia la Corte d’appello, sia la Procura generale della Repubblica, fisseranno dei progetti di utilizzo in base alle capacità professionali ed alla qualifica dei richiedenti; fatto questo, la Procura e la Corte invieranno i profili all’Agenzia per il lavoro che, come ultima fase, procederà con la chiamata e l’avvio dell’attività presso i tribunali da parte dei lavoratori.

I luoghi di lavoro sono rappresentati inoltre non solo dagli uffici giudiziari, ma, in accordo con quanto riporta il sito Internet della Regione Sardegna, anche dal Coordinamento interdistrettuale sistemi informativi automatizzati (CISIA). Per quel che riguarda la remunerazione, l’integrazione rispetto al reddito percepito con gli ammortizzatori sociali può arrivare fino ad un massimo di 1.000 euro mensili a fronte del trattamento previdenziale che risulta essere a carico della Regione Sardegna; l’Amministrazione regionale prevede l’accesso alla misura da parte di parecchie centinaia di lavoratori sardi.

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