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Lavoro e famiglia, contributi per migliorare il rapporto professionale

Più volte sul nostro blog dedicato al mondo delle professioni abbiamo avuto modo di parlare dell’importanza di poter sfruttare sinergicamente il mondo personale e familiare, con quello del lavoro. Conciliare l’ambiente professionale con quello familiare è certamente una delle chiavi di successo dell’azienda, ed è per tale motivo che anche all’interno del nostro Paese le iniziative di predisposizione di asili aziendali, e similari, si stanno moltiplicando con successo.

Leggiamo pertanto con interesse che in Umbria si è scelto di rifinanziare la legge per agevolare la conciliazione tra famiglia e lavoro, attraverso contributi a fondo perduto che andranno a rendere beneficiarie tutte quelle imprese che, al fine di facilitare la relazione sussistente tra il proprio dipendente, la famiglia di riferimento, e il luogo di lavoro, presenteranno progetti di flessibilità di varia natura.

In altri termini, i contributi potranno generare beneficio a quelle imprese che sperimenteranno relazioni occupazionali come il telelavoro, il lavoro a domicilio, la banca delle ore, l’orario flessibile o concentrato, la flessibilità dei turni, i piani formativi, i servizi c.d. salvatempo, o ancora il supporto e la consulenza della conciliazione.

Dei fondi stanziati, il 90% delle risorse disponibile viene riservato al finanziamento di datori di lavoro privati, o aziende sanitarie locali e aziende ospedaliere universitarie e non. Il rimanente 10% trova invece destinazione al finanziamento dei titolari delle imprese, liberi professionisti o lavoratori autonomi che abbiano la necessità di trovare un proprio sostituto.

Per quanto concerne i limiti unitari, ricordiamo come nessuna impresa possa beneficiare di finanziamenti per progetti di controvalore superiore ai 500 mila euro, con 35 mila euro di limite per le esigenze di conciliazione. Maggiori informazioni sono disponibili sul sito internet della Regione Umbria, all’indirizzo www.regione.umbria.it. Continueremo a tenervi informati su iniziative similari sviluppate anche in altre aree italiane.

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