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Manovra 2011, il documento delle parti sociali

Agosto bollente per la finanza pubblica tanto che le parti sociali hanno deciso di approntare un documento comune che ponga in evidenza le priorità e le scelte condividibili finalizzate ad offrire risposte precise all’Unione Europea e ai mercati che sempre più spesso condizionano le scelte politiche e sociali.

I sindacati hanno cercato di chiarire le proprie posizioni chiedendo al governo precise condotte e, nel contempo, ha promesso di proseguire nell’impegno per modernizzare le relazioni sindacali. A questo proposito, il sindacato chiede di attuare un piano straordinario di lotta all’evasione fiscale e contributiva utilizzando i proventi per ridurre la pressione fiscale sulle imprese e sul lavoro e, allo stesso tempo, risulta necessario detassare in via strutturale i premi di risultato e incentivare la crescita dimensionale e la patrimonializzazione (ACE).

Il sindacato, nel documento sottoscritto, chiede anche di avviare un piano di riduzione progressiva dei pagamenti ritardati alle imprese in vista dell’applicazione della direttiva comunitaria e politiche incisive volte alla promozione e difesa del made in Italy di qualità quale leva competitiva del Paese in grado di valorizzare il lavoro, il capitale e il territorio italiano, sfruttando il potenziale di penetrazione commerciale all’estero delle imprese italiane.

È anche necessario sbloccare, con misure eccezionali, le opere già finanziate con risorse pubbliche e private e rimuovere gli ostacoli normativi alla realizzazione delle opere con particolare riguardo alla logistica e all’energia. In questo contesto diventa anche necessario, attraverso il cofinanziamento nazionale, utilizzare i fondi europei per il Mezzogiorno a partire da quelli dell’anno in corso fino ad arrivare a modificare il titolo V della Costituzione per recuperare a livelli appropriati la strategia delle grandi reti ed evitare sovrapposizioni di competenze.

Per il sindacato una vera riforma deve passare anche per la pubblica amministrazione; in effetti, occorre approvare i provvedimenti di semplificazione oggi all’esame del Parlamento riformando, in modo strutturale, la Pubblica Amministrazione che permetta un recupero di produttività e consenta di risolvere situazioni di crisi utilizzando strumenti analoghi a quelli del settore privato.

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