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Pagare l’IMU in posta

 È stato approvato il modello per il versamento dell’imposta anche su conto corrente postale; infatti, il decreto del 23 novembre 2012, pubblicato nella G.U. 30 novembre 2012, n. 280 risulta approvato il modello di bollettino di conto corrente concernente il versamento dell’imposta municipale propria (IMU).

In base al contenuto del decreto si è stabilito che il contribuente può effettuare il versamento dell’imposta tramite servizio telematico gestito da Poste Italiane S.p.A.; in tal caso, riceve la conferma dell’avvenuta operazione con le modalità previste per il Servizio di collegamento telematico.

Insieme alla conferma di avvenuta operazione, il contribuente riceve l’immagine virtuale del bollettino conforme al modello di cui al comma 1 ovvero una comunicazione in formato testo contenente tutti i dati identificativi del bollettino e del bollo virtuale di accettazione. L’immagine virtuale del bollettino o la comunicazione in formato testo costituisce la prova del pagamento e del giorno in cui esso è stato eseguito.

Ricordiamo che il modello di conto corrente postale deve riportare obbligatoriamente il numero di conto corrente 1008857615, valido indistintamente per tutti i comuni del territorio nazionale. Su tale conto corrente non è ammessa l’effettuazione di versamenti tramite bonifico e il conto corrente postale per il versamento dell’imposta municipale propria è obbligatoriamente intestato a “PAGAMENTO IMU”.

La società incaricata del servizio, ovvero la società Poste Italiane S.p.A., deve riversare sulla contabilità speciale n. 1777 “Agenzia delle Entrate – Fondi della riscossione”, aperta presso la Banca d’Italia, le somme incassate tramite i bollettini di cui al presente decreto e trasmette alla Struttura di Gestione insieme ai corrispondenti dati analitici indicati nei bollettini medesimi, con la tempistica e le modalità tecniche previste, per i versamenti unitari, dal citato decreto legislativo n. 241 del 1997 e dai relativi provvedimenti attuativi.

I dati che dovranno essere trasmessi devono comprendere il codice fiscale del soggetto che ha eseguito il versamento, il codice catastale del comune ove sono situati gli immobili, nonché le informazioni e gli importi indicati in relazione alle varie tipologie di immobili: la società concessionaria del servizio deve provvedere a far stampare a proprie spese i bollettini, assicurandone la disponibilità gratuita presso gli uffici postali.

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