Home » Problemi in arrivo per i furbetti NASpI nel 2025

Problemi in arrivo per i furbetti NASpI nel 2025

Ci sono delle nuove regole che è necessario rispettare per accedere alla NASpI senza incappare in qualsiasi tipo di problema. Il diritto alla Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego, quindi NASpI, è escluso per coloro che si ritrovano a non giustificare l’assenza sul lavoro nei tempi previsti dalla normativa corrente. Andando più nello specifico la NASpI è una indennità mensile di disoccupazione, disciplinata dagli artt.1 e seguenti del D. Lgs. 22/2015 (Disposizioni per il riordino della normativa in materia di ammortizzatori sociali), che viene erogata su domanda dell’interessato.

NASpI

Cambiano le cose per i furbetti NASpI

Parliamo di un vero e proprio sussidio che può essere richiesto da quei soggetti che si ritrovano in una situazione di disoccupazione involontaria, a compensazione del mancato guadagno degli stessi e in modo proporzionale al loro reddito da lavoro precedentemente percepito. Si tratta di una vera e propria assicurazione che spetta quindi a quei lavoratori che hanno perso l’occupazione in maniera involontaria e che si ritrovavano con rapporto di lavoro subordinato.

Per quest’anno ci sono delle novità importanti per accedere a questo diritto. Si fa riferimento alle regole stringenti dettate in situazioni di assenze non giustificate dei lavoratori. Qui, è piuttosto rilevante la previsione. soprattutto nei casi di licenziamento per giusta causa causato da assenze reiterate e immotivate, secondo la quale il lavoratore perde il diritto alla NASpI, considerata, invero, una misura a cui si accede solo rispettando precisi obblighi contrattuali. Bisogna quindi seguire le corrette procedute previste per la giustificazione delle assenze, altrimenti si rischia di perdere nell’immediato tale indennità.

Con la nuova normativa il datore di lavoro non ha più necessità di attendere l’avvio della procedura telematica da parte del lavoratore, sollevandolo anche dagli obblighi legati all’avvio di un licenziamento disciplinare, che parte con un procedimento disciplinare, cui seguono la comunicazione formale del licenziamento e il pagamento del ticket licenziamento all’INPS.

Cosa significa questo? In precedenza, prima dell’approvazione del Collegato Lavoro, se l’assenza di un lavoratore si prolungava, il datore di lavoro doveva contestarla formalmente e procedere con il licenziamento. In questi casi, l’azienda era obbligata a versare il ticket di licenziamento all’INPS, mentre il lavoratore poteva accedere alla NASpI.

Con le nuove norme, non si trova applicazione se il lavoratore dimostra l’impossibilità, per causa di forza maggiore o per fatto imputabile al datore di lavoro, di comunicare i motivi che giustificano la sua assenza. Sul datore di lavoro incombe, infatti, l’obbligo di comunicare l’assenza ingiustificata all’Ispettorato Territoriale del Lavoro (ITL), il quale potrà accertarne l’effettività e verificare eventuali abusi da parte del datore stesso.

Lascia un commento