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La ricerca INAIL contro l’asbesto

 L’Inail è da sempre impegnato nella prevenzione e nella sicurezza sul lavoro, ma anche, in modo particolare, nella ricerca contro l’asbesto.

A questo riguardo il presidente dell’Istituto, Massimo De Felice, ha illustrato nel corso del workshop tenuto a Casale Monferrato intitolato come “Verso la 2° conferenza governativa su amianto e patologie correlate”, le diverse attività intraprese dall’Inail: dall’analisi storica della diffusione delle patologie asbesto correlate ai casi attualmente in essere fino alla ricerca sul mesotelioma per passare al sostegno finanziario alle azioni di bonifica.

Il patrimonio informativo dell’Inail, così come ha posto in evidenza lo stesso presidente, è posto a disposizione delle istituzioni per contribuire alla conoscenza del fenomeno e per definire serie politiche di contenimento e di contrasto.

Nel suo intervento al workshop di Casale Monferrato, il presidente dell’Inail ha posto in evidenza il ruolo che può svolgere l’istituto con un’opportuna ‘lettura’ dell’evoluzione e dello stato del problema. In relazione ai numeri delle malattie professionali da asbesto. Infatti, Massimo

De Felice ha osservato

credo che definire uno standard informativo (un insieme di tabelle e grafici coordinati da criteri di analisi, coerenti e sequenziali) da mantenere stabile nel tempo, dia uno strumento essenziale per l’azione politica

Non solo, grazie anche alla collaborazione con l’Istituto superiore di sanità e le Regioni Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna, il presidente dell’Istituto ha anche precisato che, con il progetto informatizzazione, entro due anni renderà più uniformi, tempestive ed efficaci le attività dei diversi centri operativi regionali del Renam,

l’amianto avrà parte rilevante nel nuovo piano triennale della ricerca che l’INAIL sta predisponendo e che sottoporrà al ministro della Salute per l’approvazione

La prevenzione passa anche per la strada degli incentivi e l’Inail non intende per nulla rinunciarci; infatti, l’Istituto ha accolto 432, su un totale di 4300 ricevute, domande di finanziamento.

L’importo erogato nel complesso è di circa 25 milioni di euro, per quattro progetti localizzati nella provincia di Alessandria e 13 nella provincia di Torino. Poiché si tratta di un importo di co-finanziamento al 50% (l’altra metà è a carico dell’impresa) l’impegno complessivo per questa voce sarà di circa 50 milioni di euro complessivi

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