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Salute sul lavoro, l’aiuto dal collagene idrolizzato

Che si tratti di affrontare pesi e pressioni, spinte e trazioni oppure troppe ore nella stessa posizione, ogni giorno il nostro corpo consuma circa 10 grammi di collagene. Perdendo, così, forza ed elasticità ed esponendoci a infortuni e traumi. Al di là dell’assistenza “a danno fatto”, vediamo insieme come aiutarci dall’interno – per prevenire i malesseri e mantenerci in salute.

Come funziona il collagene idrolizzato e l’integratore Chondrovita

Il collagene costituisce un terzo di tutte le nostre proteine, ed è la struttura-portante di ossa, articolazioni, tendini, cartilagini e legamenti. Oltre a spronare la crescita della massa muscolare, aiuta a riparare lesioni o traumi dall’attività fisica e a mantenere la forza, l’elasticità e la mobilità delle articolazioni.

Dopo i 25 anni di età, la sua produzione spontanea nel nostro corpo comincia a rallentare. E alcuni fattori come il fumo, l’eccessiva esposizione al Sole, il sovrappeso o i troppi zuccheri raffinati (compresi quelli assunti assieme al caffè) possono accelerare questo processo. È il caso di intervenire – correggendo gesti o posture e “portando i rinforzi”, con la dieta o con l’assunzione di integratori alimentari.

Siccome la molecola di collagene è troppo grande per attraversare la “barriera” della pelle, si usa quella idrolizzata. Divisa, cioè, in parti più piccole con l’aiuto dell’acqua. Una volta ridotta in questi frammenti chiamati peptidi, la molecola diventa digeribile e di facile assimilazione. Capace di arrivare in profondità, per:

  • ridurre il rischio di fratture e infortuni;
  • riparare le eventuali lesioni, diminuire le infiammazioni e abbassare il dolore;
  • sostenerci in caso di artrite reumatoide, osteoartrite, osteoporosi e fragilità ossea;
  • mantenere forti e sani i denti, la pelle, le unghie e i capelli;
  • stimolare la sua produzione spontanea nel nostro organismo.

Complessivamente, il collagene “da bere” è la principale fonte di aminoacidi necessari per ricostruire i tessuti indeboliti. Intervenendo non solo sui sintomi ma anche sulle cause, e mobilitando le nostre risorse e difese naturali.

Come scegliere il migliore integratore di collagene

Con alcuni accorgimenti, a cominciare da una dieta equilibrata e uno stile di vita che non aggravi l’usura già legata al lavoro. E, beninteso, sentendo il parere del proprio medico – laddove, per esempio, il collagene idrolizzato non va assunto in caso di patologie epatiche o renali, diete ipoproteiche o ipercalcemia, mentre durante la gravidanza e l’allattamento la situazione va valutata caso per caso.

Quel che è certo è che il migliore integratore di collagene idrolizzato ha i seguenti requisiti:

  • peptidi sufficientemente piccoli;
  • un principio attivo di altissima purezza, qualità e sicurezza;
  • assenza di latticini, glutine, zuccheri, grassi e colesterolo;
  • massima efficacia certificata.

Chondrovita, è l’integratore al collagene che consente il recupero della mobilità, alleviando fino all’80% il dolore e riducendo, così, di oltre il 60% il consumo di antinfiammatori dannosi per i reni. Un prodotto distribuito dalla Bone srl, operativa nei reparti di ortopedia, traumatologia e neurochirurgia della Regione Lazio, che da anni investe nell’innovazione e nella sicurezza rispondendo anche all’esigenza di trasparenza e responsabilità sociale.

Con un pregio in più, laddove Chondrovita si propone come soluzione non solo per “riparare” ma anche per prevenire. Perché la migliore normativa, la migliore assistenza sanitaria e il miglior indennizzo non potranno mai sostituire il nostro avere cura di noi stessi, negli anni e nelle fatiche. Che siano su un cantiere o in ufficio, in piedi o seduti, di giorno o di notte, qualunque il genere e l’età. 

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