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Specializzarsi troppo non serve?

 Specializzarsi troppo potrebbe non essere utile. A sostenerlo è Luisa Bagnoli, amministratore delegato di Beyond International, che afferma come “se si escludono alcune eccezioni, in questo momento ci sono maggiori opportunità di lavoro per i professionisti che mixano technicalities e strategie“. Vediamo dunque perchè essere eccessivamente specializzati su un certo tema potrebbe precludere interessanti opportunità professionali.

“Quando oggi si sceglie una risorsa, non lo si fa solo perché le sue competenze nell’ambito di riferimento sono il top, ma perché si vede in quel profilo un fit con l’azienda, con il team, con i valori che rappresentano la fase di transizione dell’azienda cliente. Si cercano competenze trasversali, flessibilità, avere sempre un occhio per il dettaglio ma saper fare programmi sia nel day by day, che nel medio termine con senso pratico ma senza rinunciare all’innovazione” – continuava Bagnoli, le cui dichiarazioni sono state riprese da Italia Oggi nell’edizione del 14.01.2013.

Insomma, in altri termini in una fase come questa, nella quale molte aziende sono impegnate in processi di ristrutturazione e di riorganizzazione, afferma ancora Bagnoli, “un manager oggi deve saper fare “disaster recovery”, ottimizzando al meglio il team”. Ne consegue la necessità di cercare profili che siano capaci di potenziare i talenti presenti in azienda: “Le aziende richiedono sempre più flessibilità, capacità di negoziazione a tutti i livelli gerarchici (interni ed esterni), ascolto attivo, problem solving e pensiero laterale”.

Tra le aree maggiormente interessate dai reclutatori, conclude infine, “quelle collegate all’era web-social media, digitale. Sempre più richieste provengono dalle aziende che si rendono conto di quanto sia importante essere presenti on line e quanto aumentino le possibilità di fare business non solo accedendo ai canali e-commerce, ma anche, quanto il percepito del cliente finale migliori se ha la possibilità di commentare e dare il suo feedback sui prodotti dell’azienda e si senta in qualche modo partecipe anche di progetti, promozioni ed eventuali miglioramenti del prodotto che utilizza”.

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