I diritti del lavoro alla Foxconn

L a Foxconn è una delle maggiori società al mondo che impiega manodopera cinese e, in questo ultimo periodo, è al centro dell’attenzione per via delle condizioni di lavoro. Infatti, la Fair Labor Association accusa l’azienda asiatica di far lavorare i suoi dipendenti fino a 60 ore alla settimana e anche per undici giorni di seguito.

Magistrato ordinario, concorso da 370 posti

 

Magistrato ordinario, via al concorso da 370 posti indetto dal Ministero della Giustizia. Il bando si rivolge a tutti i laureati che abbiano ottenuto una Laurea in Giurisprudenza di durata quadriennale. Oppure, per quelli che hanno entarto il traguardo prestigioso come secondo titolo, è possibile che questo sia avvenuto con il Nuovo Ordinamento.

Provincia di Varese, un dirigente per la Asl

 

 

 

 

Provincia di Varese, un posto all’Asl per un Dirigente Amministrativo per quanto attiene il settore Approvigionamenti. E’ vero che si tratta di una singola posizione, tuttavia è di prestigio: oltre alla tredicesima mensilità, infatti, c’è anche la possibilità di ottenere l’assegno per il nucelo familiare. Ferma restando la condizione di esigibilità. Tra i requisiti presenti nel bando, il Diploma di Laurea in Giurisprudenza, in Scienze Politiche oppure in altra materia equipollente. Ad esempio la Laurea Magistrale appartenente ad una delle classe di equiparazione, secondo la normativa che vige al momento della presentazione delle domande. Bisogna anche possedere un’anzianità minimo pari a cinque anni ed ottenuta nel settimo livello.

Tra i tratti salienti per la presentazione delle domande, la cui data scadrà il 31 ottobre del 2011, segnaliamo l’allegarsi del curriculum. Che, se è vero come nello stesso bando venga dichiarato essenziale a solo scopo illustrativo, in realtà, comunque, rappresenta pur sempre un punto di partenza, un elemento di valutazione iniziale, per la relativa Commissione Esaminatrice che si instaurerà a tempo debito. Infine, lo stesso vale anche per i titoli da allegare.

Morti Bianche nel 2011: una giornata per riflettere

 Lavorare è un diritto, così come è un diritto vivere la propria vita circondati dalle persone a noi care. Morire per un lavoro, invece, è una grande ingiustizia e questo lo sanno bene le tante persone che ogni anno lasciano questo mondo, che vedono interrompere il proprio vivere a causa della cecità nei confronti di ciò che sembra quasi una banalità: la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Ogni anno, numerose persone perdono la vita due volte: una morte reale e una morte sociale, superato il momento di sgomento e di rabbia, la gente dimentica le tragedie altrui, dimentica le persone che perdono i loro amati. Quando accade una tragedia ci si chiede quali sono state le cause e tante volte la risposta è, che a causare la morte del lavoratore sono le condizioni stesse del lavoratore: mancanza di attrezzature sicure e talvolta mancanza di una preparazione adeguata a svolgere lavori ritenuti pericolosi.

Disabili, ripartizione del fondo per il diritto al lavoro

Il Ministero del Lavoro ha stabilito, con proprio decreto, i criteri per la ripartizione del Fondo per il diritto al lavoro dei disabili.

In effetti, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, e nel rispetto delle disposizioni del Regolamento CE n. 800/2008 della commissione, ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 104 del 6 maggio 2010, il Decreto InterMinisteriale del 4 febbraio 2010 che definisce i criteri e le modalità per la ripartizione fra le regioni e le province autonome delle disponibilità del Fondo per il diritto al lavoro dei disabili istituito dall’art. 13 della legge 12 marzo 1999, n. 68, così come modificato dall’artico 1 della legge 24 dicembre 2007, n. 247.

La Legge in rete con Normattiva

È stato attivato, da pochi giorni, un nuovo sito istituzionale per l’informatizzazione e la classificazione della normativa vigente in grado di fornire un valido aiuto ai cittadini che hanno la necessità di accedere a tutte le norme dal 1861, anno di fondazione dello Stato italiano, al periodo attuale.

Il nuovo sito è sicuramente un’interessante iniziativa che permetterà di accedere a tutte le norme sul diritto del lavoro in maniera diretta e immediata, particolarmente utile per gli addetti ai lavori.

Il progetto, promosso e realizzato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Senato della Repubblica e dalla Camera dei deputati, viene oggi reso operativo con il coordinamento del Ministro per la semplificazione normativa.

Gino Giugni, padre dello statuto dei lavoratori, è morto

 Gino Giugni, giurista e riformatore appartenente al vecchio Psi (Partito Socialista Italiano), è morto domenica notte a Roma al termine di una grave malattia alla veneranda età di 82 anni. Viene ricordato come il fondatore dello Statuto dei lavoratori, dal momento in cui nel 1969 venne messo a capo della Commissione nazionale che ebbe l’incarico di scrivere il testo (il quale rappresenta una delle norme principali del diritto del lavoro italiano).

Gino Giugni è stato professore di diritto del lavoro all’università di Roma, e presidente del Psi. Ha insegnato a Parigi e Los Angeles, ed è diventato presidente dell’Accademia europea di diritto del lavoro.  negli anni 80 Giugni ha presieduto le commissioni ministeriali per la riforma delle liquidazioni e sul costo del lavoro. Nel 1983 a Roma è stato vittima di un attentato delle Brigate Rosse, a cui è sopravvissuto.   Nel corso della sua carriera, ha assunto cariche sempre più importanti, diventando presidente della commissione Lavoro di Palazzo Madama ed ottenendo dal 1993 al 1994 la carica di ministro del Lavoro e della sicurezza sociale del governo Ciampi. Infine ha ricoperto la carica di presidente della Commissione di Garanzia dell’attuazione della legge sullo sciopero nei servizi pubblici essenziali.