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I diritti del lavoro alla Foxconn

L a Foxconn è una delle maggiori società al mondo che impiega manodopera cinese e, in questo ultimo periodo, è al centro dell’attenzione per via delle condizioni di lavoro. Infatti, la Fair Labor Association accusa l’azienda asiatica di far lavorare i suoi dipendenti fino a 60 ore alla settimana e anche per undici giorni di seguito.

A questi riguardo con l’adesione della società di Cupertino, Apple, alla Fair Labor Association fa ben sperare in un miglioramento delle condizioni di lavoro dei dipendenti della Foxconn; infatti, l’azienda guidata da Cook sembra aver deciso fermamente di aprire un nuovo capitolo di responsabilità sociale per l’azienda di Cupertino.

La Foxconn ha promesso di migliorare le condizioni di lavoro aumentando i salari e riducendo l’orario di lavoro, adeguandosi così alle leggi del lavoro cinesi che prevedono un massimo di 49 ore lavorative a settimana.

In realtà, la situazione è ben diversa visto che, solo recentemente, la Foxconn ha ammesso: in Cina l’azienda utilizza operai minorenni senza le necessarie garanzie sociali: dopo l’ondata di suicidi del 2010, un’altra polemica relativa alle drammatiche condizioni di lavoro del personale investe il leader orientale nei componenti per l’alta tecnologia

Infatti, l’impresa taiwanese di proprietà della Hon Hai Precision Industry – una delle più grandi produttrici mondiali di componenti per l’alta tecnologia, da due anni al centro di polemiche per le condizioni di lavoro nelle sue  fabbriche – ha riconosciuto di aver fatto ricorso a dei minorenni nei suoi impianti in Cina.

Il colosso ha confermato in un comunicato ufficiale che i giovani sono stati impiegati

in violazione delle leggi del Paese e del nostro stesso codice di comportamento

L’impresa avrebbe svolto un’inchiesta nelle sue fabbriche cinesi

L’indagine ha indicato che gli stagisti, di età compresa tra i 14 e i 16 anni, hanno lavorato nella nostra fabbrica per circa tre settimane

Foxconn ha promesso una più stretta collaborazione con le autorità per impedire che nelle sue strutture produttive si verifichino nuovi casi del genere.

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