Per la CGIA di Mestre si esce dalla crisi solo puntando sugli investimenti

 La CGIA di Mestre è intervenuta sull’attuale situazione economica facendo il punto della situazione sugli investimenti degli ultimi dieci anni delle grandi imprese. Infatti, per l’associazione locale di Mestre, le grandi imprese hanno aumentato i loro investimenti negli ultimi dieci anni solo negli immobili con una incidenza di quasi del 91% in più, ,mentre quelli sui macchinari sono aumentati del 18,5%.

Come avviare un’impresa

 Anche in tempi di crisi, avviare un’impresa è il sogno di decine di migliaia di giovani italiani. Ma in che modo è possibile avviare un’impresa? Quali sono gli step fondamentali che occorre perseguire per poter concretamente mettere in piedi una propria azienda? Cerchiamo di delineare gli step fondamentali per costituire, iscrivere e regolarizzare – con le opportune comunicazioni – la nascita della nostra prima impresa.

Diminuiscono i crediti per le imprese e aumentano gli acquisti di Bot

 La CGIA di Mestre solleva un problema spinoso visto che, nonostante i 225 miliardi di euro ricevuto dalla banca centrale europea, le banche hanno deciso di ridurre il credito destinato alle famiglie di più di 1 miliardo di euro e di circa 7 miliardi alle imprese per concentrarsi sull’acquisto di titoli di Stato a lungo periodo; infatti, la quota di finanziamento destinato a questa attività è passata ai 98 miliardi di euro con un aumento del 44%.

Progetto Studenti in attività – Bolzano 2012

 Si chiama “Studenti in attività” il progetto dell’Università di Bolzano, sorto nel lontano 2003 con l’obiettivo di permettere a un gruppo di giovani di poter studiare e lavorare contemporaneamente nel proprio campo. Un percorso misto di studio e di attività lavorativa che ben si integra con quanto abbiamo avuto modo di documentare nel corso delle ultime settimane: l’esperienza lavorativa conseguita durante il periodo di studi è il vero valore aggiunto dei curriculum dei giovani laureati.

Regolarizzazione Durc 2012

 Secondo quanto stabilito dall’Inail nella nota con protocollo n. 3760/2012, le irregolarità contributive ai fini del Durc non possono essere dichiarate se prima l’impresa non è stata invitata a regolarizzare – con un invito che deve avere un termine di 15 giorni. L’invito diviene pertanto (questa l’interpretazione sostanziale dell’Inail) quale parte integrante del procedimento amministrativo, e non può pertanto essere omesso senza inficiare la regolarità e la legittimità del certificato unico di regolarità contributiva.

Pertanto, alla luce di quanto prevede l’attuale normativa, e tranne nell’ipotesi di richiesta di Durc per verifica di autodichiarazione, l’invito alla regolarizzazione è un atto dovuto per la correttezza del procedimento amministrativo e per la successiva legittimità del certificato emesso. Ma non solo. L’Inail precisa infatti che l’eventuale rilascio di un Durc con irregolarità, può avere conseguenze rilevanti, specialmente in un settore estremamente delicato quale quello degli appalti (portando anche alla risoluzione del contratto).

Dall’Inps nuove disposizioni in materia di contenzioso con elenchi nominativi dei lavoratori in agricoltura

 Il nostro Istituto previdenziale, con la circolare n. 82 del 14 giugno 2012, fornisce le indicazioni relative alla compilazione di elenchi trimestrali di variazione riportanti i riconoscimenti e/o disconoscimenti di giornate lavorative intervenuti dopo la pubblicazione dell’elenco annuale.

Infatti, l’Inps ricorda che con la circolare n. 104 del 5 agosto 2011, ha illustrato le principali novità normative in materia di elenchi nominativi annuali e di variazione dei lavoratori agricoli, così come disposto dall’articolo 38, commi 6 e 7, del decreto legge 6 luglio 2011, n. 98, pubblicato nella G.U. n. 155 del 6 luglio 2011, convertito in legge 15 luglio 2011, n. 111 pubblicata nella G.U. n. 164 del 16 luglio 2011.

Dall’INPS chiarimenti sull’obbligo contributivo per le imprese artigiane

 Il nostro Istituto previdenziale ha deciso di offrire alcuni chiarimenti in materia di obbligo contributivo per le imprese iscritte all’Albo provinciale artigiane, ai sensi della legge n. 463/59, attraverso la circolare n. 80 del 8 giugno 2012.

L’Inps ribadisce l’applicazione delle disposizioni già vigenti in materia di requisiti per la qualificazione di impresa artigiana e la competenza della legislazione regionale per quanto concerne le procedure per gli accertamenti, controlli e quant’altro attenga alla tenuta dell’albo delle imprese artigiane. L’Inps, infatti, conferma che per avviare un’impresa artigiana serve una dichiarazione attestante il possesso dei requisiti di qualifica artigiana. Questa dichiarazione determina l’iscrizione all’Albo delle imprese artigiane con la decorrenza prevista nella dichiarazione medesima, ossia dalla data di inizio dell’attività dichiarata dal richiedente.

Credito d’imposta per la creazione di lavoro stabile nel Mezzogiorno

 È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto Interministeriale del 24 maggio 2012 che fissa le disposizioni di attuazione dell’agevolazione; infatti, il Decreto Legge 13 maggio 2011, n. 70 (convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2011, n. 106 e modificato in alcuni punti dall’art. 59 del Decreto Legge 9 febbraio 2012 n. 5 convertito dalla legge 4 aprile 2012, n. 35) ha introdotto una importante misura di sostegno all’occupazione per le Regioni del Mezzogiorno (Calabria, Campania, Puglia, Sicilia, Basilicata, Sardegna, Abruzzo e Molise).

In particolare, al fine di agevolare la creazione di posti di lavoro “aggiuntivi” e stabili nelle suddette Regioni, l’articolo 2 di detto decreto prevede la concessione di un credito di imposta per le nuove assunzioni effettuate, nel periodo compreso tra il 14 maggio 2011 e il 13 maggio 2013, dai datori di lavoro che assumono lavoratori svantaggiati o molto svantaggiati  nelle suddette Regioni.

L’Inps decide l’ammontare dei contributi per i lavoratori agricoli 2012

 Il nostro Istituto previdenziale, con le circolari n. 74 e n. 75 del 25 maggio 2012, rende noto l’ammontare dei contributi dovuti per l’anno 2012, rispettivamente, dai concedenti per i piccoli coloni e compartecipanti familiari, e da coltivatori diretti, coloni, mezzadri e imprenditori agricoli professionali.

Le due circolari riportano nel dettaglio le aliquote contributive dovute dalle diverse categorie, le modalità di pagamento e le agevolazioni previste per i territori montani e le zone svantaggiate.

In base alla circolare n. 74, l’Inps ha fissato l’aliquota dovuta per il concedente al fondo pensioni lavoratori dipendenti dal 1 gennaio 2012 al 31 dicembre 2012 al 18,75% (esclusa la quota base pari a 0,11%) e per il concessionario a 8,84%.

Dati imprenditori italiani 2011

 Sono sempre di meno gli imprenditori italiani. Complice la crisi economico finanziaria che ha colpito anche il nostro Paese, il numero di imprenditori è sceso a quota 232 mila alla fine del 2011. Particolarmente drammatico il passo indietro rispetto al 2004: – 42,4%. Ma quali sono le principali cause di questa significativa regressione? E in che modo il trend potrà continuare anche nel corso del 2012?

Partiamo dai numeri, in parte già ricordati. Dal 2004 al 2011 gli imprenditori italiani (o meglio, per citare i dati Istat, i “gestori e organizzatori d’impresa che prevalentemente non partecipano al processo produttivo”) sono passati da 402 mila unità a 232 mila unità, con un crollo di 42,4 punti percentuali. Nel solo ultimo anno, il ribasso sarebbe stato pari a 9,8 punti percentuali, rimanendo così – pur di poco – al di sotto della doppia cifra.