Lavoro in nero? No grazie

Vi ricordate quando all’interno di questo articolo vi abbiamo parlato anche del fenomeno dei lavoratori in nero? Torniamo a parlarne per informarvi che nel corso del 2008 gli ispettori dell’Inps hanno individuato ben 80.000 lavoratori in nero e circa 1,2 miliardi di contributi non versati.

A quanto pare per il 2009 sono previsti maggiori controlli. Proprio per questo a partire dal mese di giugno entreranno in sevizio circa 300 funzionari in più. Insomma si profila un bel giro di vite.

Universitari: un esercito di lavoratori low cost e in nero

Vogliamo parlarvi di un nuovo slogan, di un fenomeno che è in costante e preoccupante crescita: quello degli studenti universitari che per cercare di gravare in misura minore sul bilancio familiare cercano un’occupazione part time (conciliabile con lo studio).

Fin qui nulla di male, anzi sembrerebbe che i giovani italiani non siano poi tanto “bamboccioni”. Purtroppo però “non è tutto oro quel che luccica”. Perché? Presto detto.

Anzitutto proviamo a vedere insieme quali sono i principali lavori cercati dai giovani universitari. sono soprattutto quelli che possono essere svolti nei week end o in orari serali: baby sitter, hostess, promoter, barista, cameriere. Non è difficile riuscire ad ottenere uno di questi lavori; ma non sempre ciò è sinonimo di garanzie. Ebbene sì: stiamo proprio parlando di una brutta piaga sociale, quella del lavoro in nero. Sappiamo bene cosa voglia dire lavorare in nero: significa svolgere una determinata attività privi di qualsiasi tutela assicurativa. Si violano inoltre tutte le norme fiscali e tributarie ….e si rischia addirittura di non essere pagati.

Il mondo politico e la grave crisi economica

Anche il mondo politico sembra essersi, finalmente, accorto della grave crisi che da mesi sta colpendo l’Italia.
Silvio Berlusconi in un servizio all’interno del Corriere afferma

Questa crisi ha dimensioni che non sono ancora del tutto definite e la guardiamo con preoccupazione. Siamo convinti che questa crisi dipenda molto anche dai nostri comportamenti, ma è una crisi globale di cui realisticamente abbiamo sempre preso atto e lo facciamo ancora. Il governo e le Regioni hanno dato buona prova nell’affrontare la crisi dando risposte concrete e immediate a quanti più direttamente sono e potranno essere colpiti dalla crisi stessa.

Forse, per la prima volta ha messo da parte il suo tradizionale ottimismo.

I presupposti per un cambiamento sembrano esserci. Ma occorrono delle decisioni drastiche, immediate per fra fronte a questo grave momento. Basta parole, vogliamo fatti!

Il contratto di somministrazione

Questo tipo di contratto prevede tre diversi soggetti: il somministratore, l’utilizzatore e il lavoratore.

Il somministratore è un’Agenzia per il lavoro, autorizzata dal Ministero del Lavoro, che stipula un contratto con il lavoratore mentre l’utilizzatore è un’azienda che necessita di una certa figura professionale. Le aziende si rivolgono alle agenzie per reperire personale che da sole non riuscirebbero a trovare. Può essere a tempo determinato o indeterminato.

Disoccupazione: nel 2009 in aumento

Vogliamo parlarvi di una notizia piuttosto allarmante e che riguarda un tema già trattato: la disoccupazione. Nella zona euro, nel corso del 2009,  la disoccupazione sarà del 9,3% e nei Ventisette dell’8,7%, con 3,5 milioni di posti di lavoro in meno.

In Italia, la disoccupazione passerà dal 6,7% del 2008 all’ 8,2%.