Non solo lavoro! Ho anche una famiglia

 Secondo voi i lavoratori sono stressati? Secondo noi, sì. Ed a poco servono le giornate “No Tecnostress Days“: 100 giornate all’insegna del relax“, giornate all’insegna del benessere che da giugno a settembre accompagneranno i vacanzieri in alcune località marittime se poi in pratica pensiamo sempre a quel cliente che non ha risposto alla mail oppure al contratto da chiudere in fretta. E  pc e cellulari continuano a fare capolino come se oramai fossero dei membri acquisiti della famiglia. Certo è che questo non è affatto salutare ma non possiamo negare per alcuni di noi si ha proprio la necessità di continuare a leggere mail o controlllare il web anche durante le tanto desiderate vacanze.  Dovremmo però  imparare a controllarci: facile a dirsi ma complicato poi da mettere in pratica, vero?

Professione velina: il sogno delle laureate

Alla domanda: “Cosa vuoi fare da grande” le teenager rispondono “La velina!”. Una “professione”  molto ben pagata ed in cui la fatica è minima. Le veline si divertono e fanno divertire, ballano semi nude e fanno qualche telepromozione. In cambio? Il loro conto in banca si incrementa. Certo: devono anche essere furbe per far sì che la loro permanenza in televisione non si limiti solo al bancone di Striscia la Notizia. Qualcuna ci riesce mentre altre scompaiono.

Vogliamo rendervi partecipi dei risultati (almeno in parte sorprendenti) a cui è arrivato il il bookmaker inglese Stanleybet dopo aver intervistato 560 donne di età compresa tra i 18 e i 35 anni. Il sondaggio che si è svolto nelle principali località balneari ha evidenziato come al ruolo di velina adesso aspirino anche molte ragazze laureate.

Badanti irregolari: chiesta una regolarizzazione

Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega alla famiglia Carlo Giovanardi ha chiesto una una regolarizzazione per gli extracomunitari che si trovano già in Italia e che hanno un rapporto di lavoro in corso anche se privi di permesso di soggiorno.

Non si tratta di una cifra irrisoria. Sarebbero infatti circa mezzo milione le persone che attualmente si troverebbero fuori legge. Secondo una nota diffusa dall’ADOC a Roma, su un totale di 330.000 persone che lavorano come badanti, colf oppure baby sitter a tempo pieno opure part time ci sarebbero ben 112.000 lavoratrici irregolari.

Generazione 1000 euro? Sì, no, macchè!

 Impossibile non ricordarsi il film uscito qualche mese fa “Generazione 1000 euro” e sebbene ci siano state diverse polemiche ha evidenziato in maniera più o meno chiara quello che quotidianamente si vive nel nostro paese. Brillanti laureati assunti con contratto a tempo determinato, senza possibilità di carriera, per 1000 euro al mese.  Ci sono (fortunatamente) casi in cui lo stipendio è più alto ma anche casi in cui arriva a 800 euro al mese. In questo caso diventa praticamente impossibile riuscire a pagare le bollette, l’affitto, le rate della macchina etc…. E poi arrivano persone che, probabilmente non avendo altro da fare, si inventano che noi giovani italiani saremmo “dei bamboccioni“.  Ma come si può pensare di andare via di casa e mettere su famiglia con uno stipendio così basso? Già: mi piacerebbe vedere qualcuno in politica con uno stipendio del genere e vedere cosa farebbe. E il precariato intanto dilaga inesorabilmente.

British Airways ai dipendenti: lavorerete ma gratis

Oggi vogliamo riportarvi una notizia che arriva direttamente dalla compagnia di bandiera britannica British Airways.

Stando a quanto riportato all’interno del Corriere tutti i dipendenti della compagnia aerea avrebbero ricevuto una email in cui si chiede loro di lavorare gratis da una settimana ad un mese all’anno. Willie Walsh, amministratore delegato, ha ben pensato di dare il buon esempio rinunciando al suo stipendio del mese di luglio: ben 61 mila sterline. Ci chiediamo: invece di fare lavorare gratis i dipendenti non sarebbe il caso di cominciare a ridimensionare gli stipendi dei dirigenti?

Stipendi italiani tra i più bassi

A quanto pare l’Italia non riesce proprio ad adeguarsi agli altri paesi dell’UE in nessun contesto. In questo caso  vogliamo parlarvi di stipendi. Infatti, pensate che le retribuzioni medie nel

Precari: aiuti fino a 2600 euro. E poi?

Qualcosa sembra muoversi almeno per quello che rigiuarda i precari (ossia tantissimi lavoratori). Cominciamo dalle parole del Ministro del Welfare Sacconi, riprese dal sito agi

L’indennita’ di reinserimento per i lavoratori a progetto con un solo committente sale al 20% di quanto percepito l’anno precedente, in un intervallo che va da 1.000 a 2.600 euro

Lavoro in nero? No grazie

Vi ricordate quando all’interno di questo articolo vi abbiamo parlato anche del fenomeno dei lavoratori in nero? Torniamo a parlarne per informarvi che nel corso del 2008 gli ispettori dell’Inps hanno individuato ben 80.000 lavoratori in nero e circa 1,2 miliardi di contributi non versati.

A quanto pare per il 2009 sono previsti maggiori controlli. Proprio per questo a partire dal mese di giugno entreranno in sevizio circa 300 funzionari in più. Insomma si profila un bel giro di vite.

Nuovi precari: i Magistrati onorari

Se state ancora pensando che il mondo dei precari sia solo quello dei giovani o dei neo diplomati (o neo laureati) vi state sbagliando.

In un paese in cui la sanità va a rotoli, la politica non riesce a trovare soluzioni a problemi concreti, anche la Magistratura gioca la sua parte. E diciamolo pure: non fa una gran bella figura.

Universitari: un esercito di lavoratori low cost e in nero

Vogliamo parlarvi di un nuovo slogan, di un fenomeno che è in costante e preoccupante crescita: quello degli studenti universitari che per cercare di gravare in misura minore sul bilancio familiare cercano un’occupazione part time (conciliabile con lo studio).

Fin qui nulla di male, anzi sembrerebbe che i giovani italiani non siano poi tanto “bamboccioni”. Purtroppo però “non è tutto oro quel che luccica”. Perché? Presto detto.

Anzitutto proviamo a vedere insieme quali sono i principali lavori cercati dai giovani universitari. sono soprattutto quelli che possono essere svolti nei week end o in orari serali: baby sitter, hostess, promoter, barista, cameriere. Non è difficile riuscire ad ottenere uno di questi lavori; ma non sempre ciò è sinonimo di garanzie. Ebbene sì: stiamo proprio parlando di una brutta piaga sociale, quella del lavoro in nero. Sappiamo bene cosa voglia dire lavorare in nero: significa svolgere una determinata attività privi di qualsiasi tutela assicurativa. Si violano inoltre tutte le norme fiscali e tributarie ….e si rischia addirittura di non essere pagati.

Cercasi personale solo di bella presenza

Il mercato del lavoro in Italia (ma non solo) sembra davvero essere pieno di slogan più o meno assurdi.
Vogliamo parlarvi di un fatto che all’apparenza potrà sembrarvi frivolo ma se vi fermerete a riflettere un po’, non vi sembrerà più tale.

Partiamo dal presupposto (giusto o sbagliato che sia) che viviamo in una società in cui l’immagine conta e risulta essere fondamentale in diversi contesti.

Italia: lavori qualificati ma sottopagati

Nuovo capitolo dedicato ad un altro slogan: “Sei un giovane brillante, neolaureato con il massimo dei voti? Noi possiamo offrirti il lavoro dei tuoi sogni“. Peccato però che la maggior parte delle volte (non sempre, fortunatamente) non sia esattamente così.

L’esempio che segue riguarda il settore dell’informatica ma può essere esteso a tutte le professioni.

Sciopero in Gran Bretagna contro operai italiani

Un nuovo triste capitolo che ci riguarda. Questa volta siamo in Gran Bretagna dove centinaia di operai hanno scioperato mostrando cartelli con slogan come questo “Lavoro ai britannici in Gran Bretagna”. Tutta colpa di un appalto vinto regolarmente da un’azienda italiana.

La rivolta è partita dalla Lindsey Oil di Grimsby (Lincolnshire) e ben presto si è estesa anche ad altre raffinerie. La società Irem (italiana, appunto) vincitrice dell’appalto ha portato sul posto manodopera italiana e portoghese.