Pubblico impiego: stop ai comportamenti opportunistici

 Proseguirà anche nel 2010 l’azione di Governo, ed in particolare del Ministero della Pubblica Amministrazione e dell’Innovazione, finalizzata non solo al contrasto dell’assenteismo nel settore del pubblico impiego, ma anche ai comportamenti opportunistici nelle Amministrazioni Pubbliche. Il Governo, infatti, a seguito dell’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri di un collegato ordinamentale, ha la delega finalizzata a definire una “carta dei doveri”, nella quale saranno messi a punto dei principi finalizzati a: 1) contrastare le “molestie” amministrative; 2) garantire i diritti dei cittadini ed assicurare che le Amministrazioni Pubbliche assolvano ai loro doveri ed alle loro funzioni; 3) tracciare un quadro, organico, dei diritti dei cittadini e dei doveri delle Amministrazioni Pubbliche. Al riguardo, il Ministero della pubblica amministrazione e l’innovazione, in un documento dal titolo “2009, un anno di fatti concreti“, ha tracciato il bilancio di cosa il Ministero ha fatto nel 2009, e cosa è in cantiere per il 2010.

Dal 2010 nuova procedura telematica per il riconoscimento invalidità civile

 Dal primo gennaio 2010 è in vigore una procedura telematica per il riconoscimento di invalidità civile, cecità civile, sordità civile, handicap e disabilità.

Inoltre, la procedura prevede che dovranno essere trasmesse, sempre per via telematica, la certificazione medica attestante la natura delle infermità invalidanti.

Non solo, a decorrere dal primo gennaio del 2010 all’istituto previdenziale dovranno pervenire, sempre per via telematica, i certificati di malattia compilati dal medico di base per consentire un rapido controllo dello stato di salute e, stando alle indicazioni del ministero, la nuova procedura porterà a sensibili risparmi in termini di spesa.

Il nuovo trattamento di malattia per i dipendenti pubblici nel 2010

 In base alla legge 150/2009 il trattamento economico e normativo della materia è di esclusiva competenza del Ministro della Funzione Pubblica. Dal 1° gennaio 2010 entreranno in vigore le nuove fasce di reperibilità dei dipendenti pubblici in malattia.

Le nuove fasce di reperibilità per il dipendente pubblico malato saranno pari a 7 ore complessive e dovranno coprire le fasce orarie dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18 di tutti i giorni della settimana compreso i festivi.

Secondo il decreto le stesse non riguarderanno i malati oncologici o comunque con patologie gravi che richiedono terapie salva vita , nonché i malati per causa di servizio.

Malattie sul lavoro: aumentano i rischi col capo angosciante ed autoritario

 Come reagiscono i lavoratori dipendenti di fronte ad un capo che oltre che autoritario, è anche angosciante? Ebbene, occorre fare una netta distinzione tra lavoratrici donne e lavoratori uomini; a rivelarlo è uno studio a cura di un’università medica svedese nella città di Solna, il Karolinska Institutet, da cui è in particolare emerso come le donne nei confronti di un capo autoritario ed angosciante reagiscano meglio allo stress rispetto ai colleghi uomini; su questi ultimi, invece, in accordo con quanto riporta il canale “Salute” di Yahoo Italia, le vessazioni del capo posso mettere a rischio la salute con il possibile insorgere di problemi cardiaci.

Quando il malato è irreperibile

 È di per sé chiaro che la certificazione di malattia del lavoratore dipendente deve rispondere a precisi criteri oggettivi.

Per prima cosa occorre precisare che il certificato di malattia deve essere redatto dal medico curante in doppia copia secondo moduli predisposti allo scopo. In realtà il certificato è costituito da due sezioni: una deve essere consegnata al datore di lavoro e l’altra all’istituto previdenziale competente.

In mancanza dell’ apposito modulo INPS e’ possibile redigere i certificati sul ricettario privato del medico purché contengano gli stessi dati del modulo di legge (circolare INPS n. 99 del 13/05/96), ad esempio vanno bene anche i moduli in uso presso i reparti ospedalieri o di pronto soccorso, a condizione però che dagli stessi risulti una prognosi non di natura strettamente “clinica”.

Inail: cos’è e a cosa serve

 Inail = Istituto Nazionale Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro

L’Istituto si occupa di tutelare nel nostro Paese i lavoratori dagli infortuni per tutte quelle attività che vengono giudicate come rischiose. In Italia tutti i lavoratori dipendenti, ma anche quelli parasubordinati che prestano servizio in ambienti e luoghi di lavoro giudicati a rischio, devono essere in via obbligatoria assicurati all’Inail contro gli infortuni.

Oltre a garantire la copertura dai rischi sul lavoro, l’Istituto promuove e persegue tutta una serie di finalità ed obiettivi correlati: da iniziative per la riduzione del tasso di infortuni in Italia al reinserimento nel mondo occupazionale di quei soggetti vittima di casi di infortunio sul lavoro. L’assicurazione Inail, oltre a coprire il rischio di infortunio sul lavoro, copre a livello assicurativo anche i casi di malattie contratte sul posto di lavoro, ovverosia le malattie professionali derivanti dalla svolgimento di attività lavorative di qualsiasi tipo, comprendendo ovviamente anche quelle che in gergo vengono definite come usuranti.

Inps: cos’è e a cosa serve

 Inps=Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale

E’ il più grande ed il più importante Ente pensionistico del nostro Paese, al quale sono iscritti la stragrande maggioranza dei lavoratori dipendenti, sia del settore privato, sia di quello pubblico, ma anche tantissimi lavoratori autonomi non iscritti ad altre casse previdenziali.

L’Istituto, oltre ad erogare le pensioni in base all’anzianità ed all’ammontare dei contributi versati, eroga anche tutta una serie di prestazioni assistenziali a favore di tutti coloro che rientrano nella gestione di quello che viene comunemente definito come il welfare, ovverosia lo “stato sociale“. E così, da un lato l’Inps eroga le pensioni di anzianità, quelle di vecchiaia, quelle per inabilità al lavoro e quelle retrocesse ai superstiti attraverso il meccanismo della reversibilità, mentre dall’altro l’Istituto è impegnato allo stesso modo nel pagare gli assegni sociali, quelli per le invalidità civili e le pensioni minime.

Endometriosi: donne discriminate sul posto di lavoro

 Malattie e lavoro. Un capitolo molto delicato. Oggi vogliamo parlarvi di donne e endometriosi.

L’endomentriosi è una malattia cronica e complessa, originata dalla presenza anomala del tessuto che riveste la parete interna dell’utero, endometrio, in altri organi quali ovaie, tube, peritoneo, vagina, intestino, provocando sanguinamenti interni, infiammazioni croniche e tessuto cicatriziale, aderenze ed infertilità. Ogni mese, sotto gli effetti degli ormoni del ciclo mestruale, il tessuto endometriale impiantato in sede anomala va incontro a sanguinamento, nello stesso modo in cui si verifica a carico dell’endometrio normalmente presente in utero. Tale sanguinamento comporta un’irritazione dei tessuti circostanti, la quale dà luogo a formazione di tessuto cicatriziale e aderenze (Via|Wikepidia)