Infermieri a Monaco, stipendio da 2.600 euro

Cercasi 30 infermieri a Monaco, in Germania: stipendio previsto, 2600 euro. Offerta allettante per chi lavorare nel settore e abbia intenzione di trasferirsi all’estero: la nuova opportunità professionale arriva dal policlinico universitario Klinikum der Universitat Munchen in collaborazione con Linguedo, programma finanziato dall’Università di Monaco di Baviera per l’insegnamento linguistico che sta selezionando 30 infermieri proveniente dai Paesi europei in Germania. 

Gli infermieri assunti potranno contare su uno stipendio di 2.600 euro più benefit e corso di tedesco incluso per chi non conosce nulla della lingua. 

Briatore: non so come si possa vivere con 1300€ al mese

Flavio Briatore ospite della trasmissione “Cartabianca” ha parlato di università, lavoro e giovani con delle dichiarazioni piuttosto discutibili

Quando sento che è difficile essere lontano da casa per un ragazzo di 25 anni penso che è incredibile: negli Stati Uniti a 17 anni lasciano le famiglie e cercano una propria strada.Gli italiani che sono arrivati a New York per fare i camerieri e i baristi 8 anni fa in questo momento hanno 12 ristoranti

E’ ridicolo parlare del sacrificio di andare fuori casa: ma cosa vuol dire? Che vorrebbero andare a mangiare gli spaghetti con la nonna e la mamma tutte le domeniche?

Facebook: ecco i lavori più pagati nell’azienda

Facebook, l’azienda fondata da Mark Zuckerberg è sicuramente una delle più solide del mondo e dove molti di noi vorrebbero lavorare; ricco lui ma anche i dipendenti di Facebook. Questo almeno stando ad una classifica del portale Glassdoor e rilanciata da Forbes che evidenziato quali sono le professioni maggiormente pagate all’interno dell’azienda. Certo vale la pena ricordare che Google per mantenere livelli di qualità alti ha bisogno di personale molto qualificato: ecco il perchè di stipendi così alti.

Stipendi dipendenti Camera dei Deputati: via ai tagli

Taglio stipendi dei dipendenti della Camera dei Deputati: la Riforma è infatti stata approvata con 13 sì, cinque astensioni e due membri non partecipanti al voto. Badate bene però: anche con i tagli percepiranno in un anno delle cifre da capogiro che noi comuni mortali non vedremo di sicuro.

Stipendio stranieri più basso di quello degli italiani

 Gli stipendi dei lavoratori stranieri sono più bassi rispetto a quelli dei colleghi italiani. Ad affermarlo è il rapporto sul mercato del lavoro realizzato dall’Ires-Cgil, che precisa altresì come nel nostro Paese un lavoratore su dieci sarebbe, appunto, di cittadinanza straniera. La maggiore concentrazione si troverebbe principalmente nei servizi collettivi e di cura della persona (cioè, badanti e addetti alle pulizie) e subirebbe, al parti degli italiani, gli effetti della crisi economica, con un calo del tasso di attività della componente lavorative non europea in flessione del 6,7 per cento, con disoccupazione in crescita del 5,1 per cento.

Stipendio donne inferiore del 16% di quello degli uomini

 Se sei donna guadagni meno di un uomo? Sembrerebbe essere questa la conclusione a margine del quadro che emerge dal rapporto pubblicato dalla Commissione UE, nella giornata per la parità retributiva: in Europa le donne guadagnano il 16,4% in meno rispetto agli uomini.

Il fenomeno pare interessare non solo il nostro Paese, dove le donne guadagnano in media il 19,6% in meno rispetto agli uomini, ma anche il nuovo continente. In barba alla globalizzazione e al progresso occupazionale, la situazione del gentil sesso impegnato nel lavoro non sembra dare segnali positivi: basti pensare che solo il 4% delle donne è ai vertici nelle imprese italiane, nonostante spiccate doti gestionali.

Istruzione in Italia? Siamo indietro

L’OCSE lancia un pericoloso allarme: l’Italia spende poco nel settore scolastico. Non solo:  gli stipendi degli insegnanti italiani sono più bassi rispetto a quelli dei colleghi di altri paesi e

Stipendio operaio e dirigente a confronto

Le Acli, durante la giornata di apertura del 44° Incontro nazionale di studi, a Castel Gandolfo, dedicato al tema del “Lavoro scomposto” hanno presentato i risultati di un rapporto dell’Iref,

Lo stipendio ideale secondo i lettori di Gazzetta del Lavoro

 

Qualche giorno fa abbiamo chiesto ai lettori di Gazzetta del Lavoro di indicarci qual è secondo loro lo stipendio ideale; le risposte sono state molte e diverse. C’è chi vorrebbe uno stipendio di euro 2.000 perchè così “si vivrebbe meglio“, chi dice che uno stipendio di euro 1.600 è dignitoso per “non morire di fame” ed ancora chi vorrebbe uno stipendio di euro 1.500 per tutti (compresi politici e dirigenti).

Purtroppo nella vita reale abbiamo a che vedere con altri stipendi; sono poche le persone  (in rapporto alla popolazione totale) che percepiscono euro 2.000 al mese nette; si ha a che vedere con contratti da euro 800 al mese o al massimo da euro 1.000 al mese. E questo vale sia per i diplomati che per i laureati; ci sono poi professioni ben pagate come quelle che hanno a che vedere con l’informatica (sto parlando soprattutto di web designer ed esperti programmatori).

Riportiamo il contenuto di un paio di mail ricevute; ci piacerebbe sapere cosa ne pensate anche voi. Potete lasciare un commento oppure scriverci a [email protected]

Mondo del lavoro e apparenza

La nostra è una società basata (probabilmente troppo) sull’apparenza e se non si corrisponde a determinati canoni si corre il rischio anche di essere tagliati fuori dal mercato del lavoro; un mondo in cui sempre più di rado si è valutati in base alle competenze tecniche.

Figlia con stipendio e posto fisso ma mantenuta anche da papà

 

Una sentenza probabilmente destinata a far discutere quella che vede come protagonisti un uomo separato e la figlia maggiorenne che lavora regolarmente; la ragazza in questione ha un impiego come commessa part time, vive con la mamma e percepisce uno stipendio mensile di circa 60 euro. Ma la cassazione ha respinto il ricorso di Antonio R. un pensionato di Perugia stanco di versare ogni mese 150 euro per il mantenimento della figlia venticinquenne (che evidentemente pensava fosse autonoma); per la Cassazione, il lavoro svolto dalla giovane che ha un diploma di ragioniera non è adeguato al titolo di studio ed inoltre, una busta paga come quella percepita dalla venticinquenne non la rende autonoma anche se vive con la mamma.

Crisi economica: riduzione del personale ma non dei salari

Le aziende italiane per cercare di far fronte alla crisi economica hanno deciso dei adottare una politica un po’ particolare che mira a placare (almeno in parte) il malcontento generale; da uno studio di Bankitalia è infatti emerso che gli imprenditori hanno preferito diminuire le ore di lavoro o il numero di lavoratori ma ove possibile hanno cercato di mantenere intatto lo stipendio dei dipendenti.