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Telecom Italia, in arrivo un piano di riduzione del personale

 È chiaro il presidente esecutivo della società italiana, Franco Bernabè,

Telecom Italia prepara un nuovo piano che comporterà un maggiore taglio dei costi a inizio 2013

Non solo,

Nonostante la situazione macroeconomica, lavoreremo in seno alla nostra azienda con un piano di taglio dei costi più aggressivo Marco Patuano e il suo team hanno già fatto cose stupende, ma si può fare ancora di più. Riusciremo a sviscerare un nuovo piano a inizio esercizio

La società mira a ridurre i costi del settore visto che si preannunciano nuove flessioni di mercato nei prossimi mesi; infatti, a proposito al taglio dei costi nel settore real estate, Marco Patuano, amministratore delegato di Telecom Italia, ha spiegato che

il real estate è un settore molto ampio e sarà una delle forti mosse per il 2013. In termini generici ci sono però processi piuttosto costosi e non necessariamente core, che possono essere analizzati e affrontati con un maggior livello di efficienza, senza impatto sul core business: tra questi vi è proprio il real estate. Nel nuovo piano vi daremo ulteriori indicazioni

L’amministratore delegato della società chiede anche una riduzione dei costi del personale visto che solo questi sono pari ad un terzo dei costi totali. Infatti, l’amministratore delegato spiega che

il problema deve essere affrontato in modo conscio e attento […]. Il costo complessivo del personale deve essere oggetto di revisione, non solo per stipendi e salari ma tutto il costo. Ad esempio, siamo inefficienti per l’ubicazione geografica della forza lavoro

Sul fronte degli investimenti, Patuano e Bernabè hanno annunciato che Telecom Italia conta di coprire il 40% della popolazione entro il 2014 con la nuova rete Lte.

Intanto, finisce il ricorso dei contratti di solidarietà per 30mila lavoratori di Telecom Italia e per le prospettive che si aprono per l’occupazione: i sindacati sono pronti ad un confronto con l’azienda per avere chiarimenti sul nuovo piano industriale e sul futuro dell’occupazione.

Ricordiamo che l’accordo che comprendeva i contratti di solidarietà è stato siglato il 4 agosto del 2010 e prevedeva 3.900 mobilità volontarie entro il 2012 e circa 30mila lavoratori in solidarietà’.

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