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Disoccupazione e povertà: sostegno economico nella Regione Sardegna

 Lo status di disoccupazione, per lungo tempo, porta molte famiglie che in passato vivevano una vita dignitosa, a diventare in tutto e per tutto povere non potendo poi far fronte neanche ai bisogni più essenziali. Ebbene nella Regione Sardegna l’Amministrazione, conscia del fatto che sul territorio sardo, dove ancora gli effetti della crisi si fanno sentire, ci sono tante famiglie in difficoltà, ha annunciato lo stanziamento di 30 milioni di euro per il contrasto alla povertà. La misura, in particolare, è rappresentata dalla concessione sia di sussidi, sia di contributi da collegare anche allo svolgimento di attività lavorative. Secondo quanto reso noto dall’Assessore Liori, Assessore della Sanità e delle Politiche sociali, la Giunta ha dato via libera agli stanziamenti che serviranno per l’abbattimento dei costi che le famiglie devono sostenere per i servizi essenziali. In particolare, i fondi saranno distribuiti sulla base di specifiche linee di intervento a fronte di una ripartizione che è modulata a seconda delle caratteristiche di ogni Comune sardo.

In particolare, il 35% delle risorse sarà distribuito in parti uguali a tutti i comuni; un altro 35% dei 30 milioni di euro sarà distribuito in funzione del numero dei residenti, mentre il restante 30% sarà distribuito tenendo conto sul territorio del numero di disoccupati prendendo a riferimento l’anno 2009.

Il sussidio, per quei nuclei familiari e per quelle persone che sono in uno stato di povertà accertata, sarà pari a 350 euro mensili. Il sussidio sale però ad 800 euro mensili nel caso in cui il beneficiario svolgerà contestualmente dei servizi che risulteranno essere utili alla comunità. La terza linea d’azione del piano contro la povertà è invece basata sulla concessione di contributi, per un importo non superiore ai 500 euro mensili; in questo caso la finalità, in accordo con quanto si legge sul sito Internet della Regione Sardegna, è quella di permettere alle famiglie povere di poter far fronte alle spese obbligate, ovverosia al pagamento delle bollette del gas, della luce e dell’acqua.

4 commenti su “Disoccupazione e povertà: sostegno economico nella Regione Sardegna”

  1. salve ..mi trovo in grandissima difficoltà,per via del lungo periodo di disocupazione, (penalizzato anche dall’età 53 anni ) avrei tantissimo bisogno di un aiuto economico, ovviamente vorrei guadagnarmelo questo aiuto , cioè lavorando. aiutatemi sul come e cosa devo fare, sono proprio sul lastrico, vi prego aiutatemi .grazie di cuore…

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  2. ciao vi scrive una figlia disperata nel vedere come suo padre licenziato cerca di trovare ogni giorno la cosa da mangiare e combattere la sua “grande malattia”la cosa che mi fa più male e sentirlo dire”povero e anche ammalato”vorrei sapere se ci sono degli aiuti almeno per le spese obbligatorie(luce gas) grazie simona

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  3. salve, scrivo per chiedere e cortesamente avere delle informazioni che, riguardano me e mio figlio che ha 11 anni.viviamo in uno stato di assoluta povertà! il mio compagno con il quale convivevo da 22 anni, purtroppo e’ deceduto 4 mesi fa! era invalido e pertanto, sia io che nostro figlio, nn possiamo percepire,la pensione. nn ho lavoro! volevo sapere, se mio figlio, ora orfano, ha dei diritti economici, se esiste qualche contributo regionale, per casi difficili come il mio, nostro.il servizio sociale,puo offrirmi il progetto poverta’, ma neanche tutto l’hanno. nn so davvero cosa fare, sn molto preoccupata. la prego cortesemente di informarmi, sui ns diritti, ma in particolare quelli di mio figlio.Se puo’ servire il paese dove viviamo è aggius prov.OT. dimenticavo? se mio figlio è orfano io potrei avere diritto, ad un lavoro fisso? la ringrazio distinti saluti

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  4. Salve ad oggi 02/02/2012 sono già 10 mesi che sono disoccupato ho una famiglia con un nucleo composto da 8 persone 6 figli io e mia moglie sono in una condizione economica esasperata in più ho anche lo sfratto imposto dal giudice vi chiedo se potete aiutarmi mi basterebbe un lavoro per ristabilire la dignità di persona e una casa per poter crescere i figli e continuare ad insegnarli i valori per andare avanti

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