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La Fiom e la ex Bertone, i nuovi rapporti sindacali

 Passa anche alla ex Bertone il piano della Fiat: maggiore flessibilità in cambio di investimenti e nuove produzioni. Il voto alla ex Bertone non lascia dubbi, con 886 voti a favore e 111 contrari i lavoratori hanno dato una precisa indicazione alla Fiat, ma anche alla Fiom che non potrà non tenerne conto tanto che la stessa CGIL ha richiesto alla federazione di categoria di non ritirarsi sull’Aventino e prendere tutte le necessarie iniziative per difendere i lavoratori e, soprattutto, gli iscritti al sindacato.

Ricordiamo che la componente FIOM della RSU alla ex Bertone ha sottoscritto l’accordo condividendo le scelte e le responsabilità: una decisione sofferta ma necessaria per rilanciare l’attività produttiva ed evitare la chiusura.

In effetti, Vincenzo Scudieri, segretario Confederale della CGIL, ha ricordato che

La scelta dei delegati della RSU della FIOM della ex Bertone è stata una scelta coraggiosa, che dobbiamo sostenere e difendere […] Noi dobbiamo dire che stiamo con i delegati della Bertone.

Grazie al voto alla ex Bertone ora la Fiat, sempre secondo Scuderi, non può più invocare scusanti e attribuire agli altri le sue inefficienze; in effetti, adesso è arrivato il momento di porre finalmente la Fiat di fronte alle sue responsabilità.

Il voto rappresenta anche un momento di vero confronto anche all’interno della Fiom tra la componente di maggioranza legata a Maurizio Landini e quella di minoranza di Fausto Durante, punto di riferimento dell’ala riformista.

Il caso della ex Bertone è emblematico: la base ha deciso di firmare e condividere le scelte fatte con gli altri sindacati e, dall’altra, la federazione, pur non criticando la decisione dei suoi delegati, invoca il voto del Comitato centrale sconfessando, di fatto, l’iniziativa dei suoi rappresentanti di fabbrica.

Fausto Durante, da parte sua, richiama l’organizzazione al rispetto della decisione della sua base condividendo e assumendo la piena responsabilità delle scelte, malgrado tutto, affrontate.

Alla ex Bertone ha firmato la Fiom. Non ci può essere distinzione: le Rsu sono nostri compagni ed è stata una decisione che condivido. Ma non si può chiedere a noi la riconferma di Landini perché non lo abbiamo votato. Al momento, dunque, non ci sono le condizioni per un voto favorevole

Per Durante, e indirettamente anche per tutta la CGIL, esistono le condizioni per condividere le scelte della FIOM di base.

Ricordiamo che l’investimento FIAT alla ex Bertone, Officine Automobilistiche Grugliasco, prevede un investimento di 550 milioni di euro e la produzione, da fine 2012, di un nuovo modello Maserati del segmento E per arrivare a una produzione, a regime, fino a 50mila vetture l’anno.

Da un punto di vista sindacale sarebbe previsto il reimpiego di tutti i 1.100 dipendenti che si trovano da sei anni in Cassa integrazione in cambio, a partire dal 1° gennaio 2012, l’applicazione dello stesso contratto di Pomigliano e Mirafiori.

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