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In Abruzzo scade lo stato di emergenza

 Il decreto legge sviluppo, ossia decreto n. 83/2012, contiene diverse disposizioni e tra quelle previste c’è anche la norma che autorizza la ricostruzione della regione Abruzzo a seguito del terremoto concludendo così lo stato di emergenza.

Interessante novità per le popolazioni abruzzesi colpite dal sisma del 2009. In effetti, all’articolo 67 si prevede la conclusione dello stato di emergenza dichiarato dal Presidente del Consiglio dei Ministri il 9 aprile 2009 a decorrere dal prossimo 31 agosto 2012.

In base alle disposizioni risultano prorogate sino al 15 settembre 2012 le attività del commissario delegato ma solo per le funzioni strettamente legate al passaggio delle consegne alle amministrazioni competenti in via ordinaria.

Non solo, si prevede, allo scopo di assicurare la continuità all’assistenza alle popolazioni colpite dal sisma, che il personale con contratti di lavoro a tempo determinato o comunque flessibile in servizio presso i comuni, le province e la regione Abruzzo, assunto sulla base delle ordinanze del Presidente del Consiglio dei ministri di continuare ad operare, fino al 31 dicembre 2012, presso le medesime amministrazioni.

Il Commissario delegato per la ricostruzione fornisce al Presidente del Consiglio dei ministri, entro il 15 settembre 2012, una relazione dettagliata sullo stato degli interventi realizzati e in corso di realizzazione e sulla situazione contabile nonché una ricognizione del personale ancora impiegato, ad ogni titolo, nell’emergenza e nella ricostruzione.

A decorrere dal 16 settembre 2012, la ricostruzione e ogni intervento necessario per favorire e garantire il ritorno alle normali condizioni di vita nelle aree colpite dal sisma del 6 aprile 2009 sono gestiti sulla base del riparto di competenze previsto dagli articoli 114 e seguenti della Costituzione, in maniera da assicurare prioritariamente il completo rientro a casa degli aventi diritto, il ripristino delle funzioni e dei servizi pubblici, l’attrattività e lo sviluppo economico-sociale dei territori interessati, con particolare riguardo al centro storico monumentale della città dell’Aquila.

Grazie al decreto si potrà pensare alla ricostruzione dei paesi colpiti dal terremoto e dare così le strutture necessarie alla cittadinanza.

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