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Fumi solo se timbri, decisione del sindaco di Firenze

 Ora anche la sinistra ha il suo Brunetta: contro i fannulloni, e per giunta anche fumatori, il sindaco di Firenze ha deciso di correre ai ripari imponendo la fruizione della pausa lavoro in momenti fuori dalla regolare attività retribuita.

In realtà, la decisione di Renzi sembra un po’ frutto di una buona dose di demagogia; in effetti, secondo quanto pubblicato su affaritaliani.libero.it

In un momento in cui ci sono cassaintegrati che crescono e giovani senza lavoro il compito dei dipendenti pubblici è quello di cercare di dare il buon esempio. Se viene chiesto a chi vuole stare 20 minuti fuori a fumare una sigaretta o a prendere un caffè di timbrare in uscita e in entrata il badge, mi sembra un principio di buonsenso e sacrosanto. In tutti aziende private è così, sarà così anche al Comune di Firenze

Detta così, la decisione del sindaco di Firenze, Matteo Renzi, non si discosta da una precedente circolare dello stesso comune del novembre 2009 (circolare n° 8/2009 con Prot. n° 24303), dove si legge che

Al fine di stabilire un indirizzo condiviso che tenga conto della buona gestione del personale assegnato ai singoli responsabili di struttura e che tenga conto del buon andamento degli uffici e della tutela della salute e del benessere del lavoratore, pur in assenza di disposizioni contrattuali e normative che regolamentino la “pausa caffè” nell’ambito dell’orario di lavoro. […] La pausa, per il recupero psicofisico delle energie, a decorrere dal 1° dicembre p.v., nel caso in cui venga effettuata all’esterno dei locali di lavoro dovrà essere appositamente timbrata ed è consentita nella misura massima di 15 minuti e per una sola volta al giorno

Forse Renzi è d’accordo con Brunetta: tutti i sono dipendenti pubblici sono fannulloni e l’unico modo per controllare, e aumentare la loro efficienza, è quella di adottare la politica del bastone e della carota solo che il bastone è già arrivato da alcuni anni, mentre tutti stanno aspettando invano la carota.

Fa bene Renzi a chiedere il buon esempio dei dipendenti pubblici, anche se poi manca del tutto quello della classe politica che non pensa minimamente a rinunciare ai loro privilegi.

… E se questa decisione l’avesse partorita Brunetta?

E voi, lettori del nostro blog, cosa ne pensate?

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