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Come diventare Operatore Polivalente di Salvataggio in Acqua – OPSA

Molti dei lavori che è possibile svolgere in Italia hanno a che vedere con la sanità, l’assistenza e il soccorso. Uno di questi è quello, molto di nicchia, svolto dall’operatore polivalente di salvataggio in acqua, un operatore che dal punto di vista strettamente formale appartiene al nucleo della Croce Rossa Italiana – CRI.  L‘Operatore Polivalente di Salvataggio in Acqua è una figura oggi conosciuta anche sotto il titolo di O.P.S.A, che si dedica alle situazioni di pericolo che possono verificarsi in mare. Si tratta di un esperto che al tempo stesso ha anche conoscenze di tipo sanitario. 

L’operatore in questione può inoltre conseguire una serie di specializzazioni che lo portano ad interessarsi di diversi ruoli. Può infatti specializzarsi come

  • Conduttore di Mezzi Nautici
  • Operatore Sommozzatore
  • Operatore Medico o tecnico Iperbarico
  • Operatore Elitrasportato.

Come diventare formatore della Croce Rossa Italiana

In questa piccola guida cercheremo allora di conoscere più da vicino la formazione e le mansioni di un operatore OPSA, segnalando le informazioni più utili per coloro che volessero intraprendere questa stessa carriera nella loro vita.

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Come diventare Operatore Polivalente di Salvataggio in Acqua – OPSA

Per svolgere un lavoro così particolare è necessario possedere alcuni requisiti di base, tra cui una buona dimestichezza con l’acqua e il mondo marino, in modo tale da possedere una buona acquaticità di base e dimestichezza nel nuoto, un’età minima superiore ai 18 anni e avere conseguito il titolo della abilitazione BLSD della Croce Rossa Italiana.

L’Operatore deve inoltre essere dotato di una serie di competenze e conoscenze che gli permettano di svolgere al meglio il proprio lavoro. E’ necessario ad esempio avere una buona organizzazione nello svolgimento dei compiti, una resistenza fisica e competenze di tipo sanitario.

Il compito specifico di un Operatore Polivalente di Salvataggio in Acqua consiste nella salvaguardia della vita umana in mare. I luoghi in cui può essere effettuato il soccorso sono però vari, ammettendo anche acque interne e bacini delimitati, nonché la fornitura di ausilio alle istituzioni preposte per la ricerca, il soccorso e il recupero di infortunati dall’ambiente acquatico.

Per ottenere un brevetto OPSA è necessario essere in primo luogo un volontario della Croce Rossa Italiana e accedere alle selezioni. Per conoscere le date di svolgimento delle prove è necessario rivolgersi presso la sede CRI più vicina, la quale saprà indicare i giorni di svolgimento e le relative modalità.

La selezione di accesso prevede in genere il superamento di alcune prove tra cui una prova pratica che contempla Acquaticità, Tuffo, Stile Libero, Rana, Apnea, Galleggiamento, Primo Soccorso e una prova orale sotto forma di colloquio.

Coloro che supereranno le selezioni potranno partecipare al corso di formazione che verterà su prove pratiche in piscina, in cui si apprenderà come trasportare e recuperare le persone in pericolo e come gestire la propria resistenza in acqua. Al termine di questo corso sarà necessario svolgere anche delle prove finali, in parte teoriche e in parte pratiche.

Le prove pratiche verteranno su:

  • tuffo e recupero con rescue can
  • apnea e nuoto di salvataggio con e senza pinne
  • recupero e trasporto dal fondo.

 

 

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