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Concorso ASMEL 2023, attenzione alla scadenza del bando

Superano le 400 unità i Comuni e gli altri enti locali che potranno sfruttare la graduatoria relativa al concorso ASMEL 2023. In effetti, sono tantissimi gli enti della pubblica amministrazione che sono costantemente alla ricerca di candidati dotati di professionalità qualificate. Si va dagli avvocati fino ad arrivare agli psicologi, passando per tanti altri profili molto più manuali, come nel caso dei giardinieri piuttosto che degli elettricisti.

Questo bando presenta la scadenza nel prossimo 22 marzo. Insomma, si avvicina il termine e ci sono ancora pochi giorni utili per poter completare l’iscrizione a questo bando che è stato indetto da parte di ASMEL. Quest’ultimo è un organismo il cui acronimo sta per Associazione per la sussidiarietà e modernizzazione degli enti locali. La graduatoria che verrà in tal modo costituita consentirà a tantissimi enti locali, sparsi un po’ su tutto il territorio italiano, di poterne utilmente usufruire.

Chi riuscirà a piazzarsi all’interno di questa graduatoria, rimarrà in lista d’attesa per tre anni o, in ogni caso, fino al momento in cui non verrà assunto a tempo indeterminato. Per chi non lo sapesse, infatti, le graduatorie che si formano dopo i concorsi che sono stati indetti da ASMEL, presentano la necessità di aggiornamento ogni tre anni.

Proviamo ad approfondire il funzionamento di questo bando di concorso. Prima di tutto, bisogna mettere in evidenza come tutti coloro che vengono considerati idonei, hanno accesso a un elenco, la vera e propria graduatoria, a cui possono attingere i vari enti locali che hanno stretto un accordo in tal senso con ASMEL. I vari candidati vengono chiamati mediante interpello e così si forma la graduatoria. Nel caso in cui ci dovessero essere diverse persone in corsa per un solo posto, ecco che la scelta ricade sul candidato dopo aver affrontato una prova scritta oppure un colloquio.

Come si può facilmente intuire, i profili che sono oggetto di tale richiesta sono davvero numerosi e, come si può facilmente intuire, presentano anche tante caratteristiche differenti tra loro. Per quanto concerne i profili che fanno parte della categoria D, ecco che la laurea è uno dei requisiti fondamentali d’accesso. Giusto per fare qualche esempio, è da evidenziare la ricerca di profili come categoria D come funzionari o istruttori direttivi farmacisti, ma anche funzionari avvocati, funzionari psicologi, istruttori direttivi tecnici ingegneri ambientali e così via. Per quanto concerne la categoria C, è sufficiente il requisito del diploma di scuola secondaria, mentre in riferimento alla categoria B, serve il diploma della scuola dell’obbligo.

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