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Contributi lavoro, cresce la percentuale per artigiani e commercianti

Il maxiemendamento alla manovra Monti ha comportato un rincaro contributo per lavoratori autonomi, che comporterà un aggravio di 2 punti percentuali nella contribuzione di artigiani, commercianti e agricoltori, entro il 2024. In tale data, infatti, con un percorso di crescita graduale, la contribuzione previdenziale dei lavoratori in questione salirà dagli attuali 22 punti percentuali ai futuri 24 punti percentuali.

Il rincaro agisce ad ogni modo con due diverse modalità. Per gli artigiani e i commercianti, l’incremento riguarda solo la gestione pensionistica, alla quale sono obbligatoriamente iscritti. Dal 1 gennaio 2012 le aliquota contributive sono incrementate di 1,3 punti percentuali; a partire dal 2013 subiranno un apprezzamento di altri 0,45 punti percentuali, e così di ogni anno fino al 24% del 2018.

Inoltre, gli iscritti alla gestione commercianti dovranno sommare anche il contributo pari a 0,09 punti percentuali devoluto al finanziamento dell’indennizzo per la cessazione definitiva delle attività, con obbligo di versamento prorogato inderogabilmente alla data del 31 dicembre 2013, grazie allo slittamento approvato all’interno del decreto legge anticrisi.

Per quanto invece riguarda i lavoratori agricoli, quelli operanti nei territori “normali” pagheranno il 21,6% nel 2012, il 22% nel 2013, e così via, con aumenti graduali, fino a toccare il 24% nel 2014. Per quanto invece riguarda i lavoratori agricoli operanti nei territori svantaggiati, il pagamento del 2012 sarà pari al 18,7%, in incremento graduale fino al 24% del 2014.

Continueremo a tenervi informatci circa potenziali ulteriori modifiche a tale regime fiscale entrante in vigore per liberi professionisti, commercianti, artigiani e agricoltori.

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