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Credito, in arrivo accordo per il fondo di solidarietà

Interessante accordo finalizzato a definire una serie di strumenti utili per assicurare forme di sostegno al reddito a favore dei lavoratori dipendenti del settore bancario.

L’Associazione bancaria Italiana e la Dircredito-FD, la Fabi, la Fiba-Cisl, la Fisac-Cgil, la Sinfub la Ugl Credito e la UilCa, hanno sottoscritto, in data 8 luglio 2011, un Accordo Quadro sul fondo di solidarietà per la riconversione e riqualificazione professionali, per il sostegno dell’occupazione e del reddito del personale del credito.

Secondo l’accordo stipulato il Fondo assume la denominazione di Fondo di solidarietà per la riconversione e riqualificazione professionale, per il sostegno dell’occupazione e del reddito del personale del credito. Le parti firmatarie si impegnano anche a valorizzare la possibilità che il ricorso alle prestazioni straordinarie del Fondo di solidarietà avvenga, ove ne sussistono i presupposti, sulla base di un accordo tra le parti aziendali o di gruppo stipulato nell’ambito delle procedure contrattuali che riguardano i processi che determinano tensioni occupazionali.

Nei confronti dei lavoratori il cui trattamento pensionistico è integralmente calcolato con il sistema retributivo, l’assegno straordinario netto è ridotto del 8% quando l’ultima retribuzione annua lorda risulta inferiore o pari a 38.000 euro o del 11% quando l’ultima retribuzione annua lorda è superiore a 38.000 euro.

Al contrario, gli assegni straordinari saranno erogati dal Fondo per il periodo massimo di 5 anni antecedente la effettiva decorrenza dei trattamenti pensionistici, comprensivi delle cosiddette finestre.

L’accordo prevede anche di disciplinare nell’ambito della normativa del Fondo di solidarietà il ricorso ai contratti di solidarietà denominati difensivi ed espansivi. Nell’ottica di favorire l’adozione di strumenti atti a prevenire le tensioni occupazionali, le Parti firmatarie potranno ricorrere a contratti di solidarietà difensivi, fino al 50% dell’orario contrattuale, di durata fino a due anni elevabili a tre attraverso un nuovo accordo.

Non solo, l’intesa prevede di istituire entro il 1 settembre 2011, con termine dei lavori entro il 31 dicembre 2012, una commissione paritetica di studio composta da due componenti per ciascuna Organizzazione firmataria.

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