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Governo, accordo per l’integrazione dello straniero

È stato approvato in via definitiva dal Consiglio dei Ministri del 28 luglio 2011, su proposta dei Ministri Maurizio Sacconi e Roberto Maroni, il regolamento che disciplina i criteri e le modalità per la sottoscrizione dell’Accordo di integrazione tra lo straniero e lo Stato.

L’Accordo, previsto dal Testo Unico sull’immigrazione, è stato introdotto dalla Legge 94 del 2009 e deve essere sottoscritto da tutti i cittadini stranieri che richiedono per la prima volta il permesso di soggiorno in Italia superiore ad un anno, esclusi coloro che presentano patologie o handicap che limitano gravemente l’autosufficienza o tali da determinare gravi difficoltà all’apprendimento linguistico e culturale.

Il testo prevede anche l’esonero per le persone vittime della tratta, di violenza o grave sfruttamento, per le quali l’accordo è sostituito dal completamento di uno specifico percorso di protezione sociale.

L’accordo, articolato per crediti, prevede lo svolgimento di un percorso formativo durante il quale il cittadino straniero sarà impegnato ad acquisire la conoscenza base della lingua italiana (livello A2) e una sufficiente conoscenza della cultura civica e della vita civile in Italia, con particolare riferimento ai settori della sanità, della scuola, dei servizi sociali, del lavoro e degli obblighi fiscali.

La perdita integrale dei crediti determina la revoca del permesso di soggiorno e l’espulsione dello straniero dal territorio dello Stato, eseguita dal questore secondo le modalità previste dal sisposto legislativo, ad eccezione dello straniero titolare di permesso di soggiorno per asilo, per richiesta di asilo, per protezione sussidiaria, per motivi umanitari, per motivi familiari, di permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo, di carta di soggiorno per familiare straniero di cittadino dell’Unione europea, nonché dello straniero titolare di altro permesso di soggiorno che ha esercitato il diritto al ricongiungimento familiare.

All’accordo è collegato il Piano nazionale per l’integrazione nella sicurezza – Identità e incontro, approvato nel Consiglio dei Ministri del 10 giugno 2010, che riassume la strategia del Governo in materia di politiche di integrazione.

Per ulteriori chiarimenti si consiglia di rivolgersi al sito del Governo.

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