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Professione hostess: chi è, cosa fa

Già qui vi abbiamo descritto come la figura dell’hostess sia una di quelle professioni maggiormente ricercate da chi frequenta l’università per cercare di “arrotondare” e pesare meno sul bilancio familiare.

Chi è l’hostess? Una ragazza di aspetto gradevole (non una modella), disponibile a lavorare soprattutto nel fine settimana (venerdì e sabato ma anche venerdì, sabato e domenica), con conoscenza della lingua inglese (non sempre richiesta), paziente ed educata.

L’hostess (quella di cui stiamo parlando non è l’assistente di volo) può lavorare negli ambiti e contesti più disparati: dal congresso medico, all’evento sportivo, ad una cena di gala, ad un evento musicale, ad una fiera.

A chi si deve rivolgere una ragazza che desidera lavorare come hostess? Alle agenzie che forniscono questo tipo di personale. In alternativa può provare a lavorare direttamente il cliente (in questo modo il compenso, visto che manca il passaggio dell’agenzia sarà maggiore) provando ad esempio a contattare gli espositori delle varie fiere.

Veniamo al compenso. Un’hostess fieristica con conoscenza base della lingua inglese può arrivare a guadagnare 100 euro al giorno. Anche questo, come altri settori risente della crisi e quindi possono capitare fiere in cui ad una ragazza viene proposto un compenso anche di 60 euro nette (per 8 ore di lavoro). Parliamo di compenso netto perchè un’ hostess solitamente lavora con prestazione occasionale. Questo vuol dire che all’importo lordo si dovrà togliere il 20%, ossia la ritenuta d’acconto, e l’hostess percepirà la differenza tra importo lordo e ritenuta d’acconto (ossia il compenso netto). Ritenuta d’acconto che viene versata allo Stato dalle agenzie.

Un’ hostess impegnata in un lavoro serale (come ad esempio un concerto) lavora dalle 4 alle 5 ore per un compenso di circa 10 euro/h.

Queste cifre sono indicative perchè entrano in gioco diversi fattori: l’importanza della fiera, la location e l’impegno richiesto. Di norma il pagamento avviene a 60 giorni fine mese.

Oltre al cv le agenzie richiedono alcune foto (un primo piano e qualche foto a figura intera). Diffidate sempre da chi ci richiede un book per lavorare come hostess. Esistono anche corsi che si prefiggono come obiettivo proprio quello di fomare hostess congressuali: non pensiamo possano essere particolarmente utili.

Altri lavori che vengono svolti prevalentemente da studentesse universitarie (ma non solo) sono:

– l’hair model

– la promoter (lavoro svolto anche dai ragazzi), che può lavorare all’interno di centri commerciali, nelle profumerie oppure nelle farmacie. Con l’avvicinarsi del periodo natalizio le occasioni di lavoro in questo senso si moltiplicano soprattutto se parliamo di promozioni tecnologiche dove la conoscenza dell’informatica risulta essere fondamentale. Si tratta di una figura ritenuta molto importante perchè ha il compito di incentivare le vendite legate ad un determinato prodotto.

– il mistery shopper

Qualche agenzia:

Tlbank

Gruppofma

Aimgroup

Showbiz

Le principali agenzie si trovano a Roma, Milano, Bologna, Torino e Genova. Gestiscono comunque sia eventi in tutta Italia quindi potete inviare il cv anche se non risiedete nelle città sopra elencate.

3 commenti su “Professione hostess: chi è, cosa fa”

  1. ciao io sono una ragazza venezuelana che cerca lavoro pero non parlo inglese solo spagnolo e italiano vorrei fare la hostess per qualche aerolinea italiana

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