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I nuovi lavori del 2030

 Si chiamano guida spaziale, time broker, vertical farmer, costruttore di parti del corpo specialista per il controllo del cambiamento climatico. Chi sono? Sono le nuove professioni del futuro, almeno stando a quanto afferma la società Fast Future, che per conto del Dipartimento della business innovation del governo inglese ha condotto una ricerca sui mestieri che sorgeranno grazie ai nuovi progressi scientifici e professionali.

Riportato da un recente approfondimento condotto da Mio Job, la ricerca sostiene che entro il 2030 la tecnologia cambierà il lavoro, facendo nascere dei veri e propri nuovi settori nei quali i nostri figli potranno andare a inserirsi con ottime professionalità. Tra le 20 professioni del futuro scelte da Fast Future spicca il settore della nanomedicina, cioè di quei professionisti che possono sfruttare adeguatamente le scoperte nel campo della nanotecnologia per creare dispositivi sub atomici e trattamenti che possono trasformare l’assistenza sanitaria.

Ancora, rientrano quei contadini che potranno sfruttare le sementi geneticamente modificate per poter aumentare la produzione, includendo proteine a beneficio della salute. O ancora, i “vertical farmer”, contadini specializzati nello sviluppo di coltivazioni su grattacielo, nel mezzo delle aree urbane, al fine di contribuire all’obiettivo di aumento delle scorte di cibo entro il 2020.

Ma non solo: rientrano all’interno delle nuove professioni il responsabile della quarantena (nell’ipotesi di diffusione di virus mortali), gli insegnanti virtuali, gli sviluppatori di veicoli alternativi, gli addetti informativi per la protezione dei dati e delle informazioni in rete.

NUOVE REGOLE PROFESSIONISTI – RIFORMA DEL LAVORO

Saranno infine particolarmente ambiti gli organizzatori della nostra vita elettronica (che si occuperanno delle caselle di posta elettronica, e gestiranno profili e password), i personal brander (cioè quei professionisti che cureranno i “brand personali”) e i time broker, vere e proprie banche del tempo, una risorsa sempre più importante, che presto potrà essere “scambiata” su larga scala.

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