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Risorse lavoro, come evitare che i “cervelli” vadano in fuga

 Evitare che i cervelli migliori del territorio fuggano altrove, prevalentemente all’estero, trattenendoli con supporti e contributi che possano premiarne il livello di innovazione portate sui tessuti socio economici. È questo quanto ha pensato l’Unioncamere Calabria, che con un recente provvedimento ha scelto di stanziare 160 mila euro per il sostegno all’occupazione nella Regione Calabria.

Il bando, titolato “Ora labora! Stop alla fuga dei cervelli”, prevede incentivi finanziari alle imprese innovative del settore manifatturiero, per assunzioni a tempo indeterminato, di giovani laureati che abbiano la propria residenza all’interno dei confini del territorio regionale.

In merito, ricordiamo come il bando abbia una scadenza non troppo lontana nel tempo (il 31 dicembre 2011), ed è bene, pertanto, che tutte le piccole e le medie imprese interessate direttamente – e i lavoratori interessati indirettamente – consultino il materiale, disponibile sul sito internet ufficiale di Unioncamere, all’indirizzo www.uc-cal.camcom.gov.it.

Come evidenziato dalla stessa Unioncamere Calabria, lo strumento è utile ed efficace, “messo in campo nell’ambito delle proprie funzioni di supporto e di promozione degli interessi generali delle imprese, per fronteggiare l’attuale e grave crisi occupazionale ed economica e per sostenere l’occupazione attraverso il miglioramento qualitativo e quantitativo e la valorizzazione del capitale umano giovanile da impiegare nelle imprese calabresi”.

Gli incentivi saranno quindi diretti alle imprese delle province di Catanzaro, Cosenza, Crotone e Vibo Valentia, che si impegneranno ad assumere con un contratto full time a tempo indeterminato, i giovani laureati calabresi. Le risorse finanziarie saranno pari a 160 mila euro complessivi, mentrei l contributo singolo per ogni piccola e media impresa sarà pari a un massimo di 10 mila euro per ogni assunzione realizzata, fino all’esaurimento di tutto lo stanziamento complessivo, e con il vincolo di non più di una assunzione per impresa.

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