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Il sindacato tra solidarietà e accordi con le imprese

 La situazione industriale non è per nulla incoraggiante visto che le aziende fanno sempre più fatica a rimanere sul mercato e i lavoratori devono stringere sempre più le loro aspettative per non perdere il proprio posto di lavoro.

Se da una parte il sindacato intende ribadire il proprio ruolo solidaristico tra le generazioni, dall’altra parte ha sempre più l’esigenza di stringere accordi per salvaguardare il livello occupazionale a costo, spesso, di grandi sacrifici.

A questo proposito possiamo ricordare il seminario internazionale sul tema dell’occupazione in Italia e in Europa promosso dalla Fiba Cisl nazionale sulla solidarietà tra generazioni di lavoratori sul tema “Developing solidarity between generation of workers: good practices to increase employment rates of youth and workers over 55. The case of banking sector”. Il seminario è stata l’occasione per tracciare lo scenario macroeconomico con le ricadute occupazionali ponendo l’accento sulle enormi diseguaglianze nella distribuzione della ricchezza mondiale: l’l’1% della popolazione detiene, dati 2010, il 39% della ricchezza mondiale.

Le conclusioni sono state affidate a Pietro Cerrito, segretario confederale della Cisl, che ha evidenziato le possibili soluzioni per affrontare la crisi toccando temi che sono sempre attuali: dalla riorganizzazione dello Stato al rilancio dell’economia, dalla produttività fino al tema delle condizioni sociali.

Per Cerrito questi

Sono temi nei quali il sindacato deve starci con convinzione senza paura di sporcarsi le mani. Questa iniziativa organizzata dalla Fiba dimostra la maturità di una organizzazione che si interroga sui questi temi, cercando di proporre soluzioni alternative a scelte sbagliate effettuate dal Governo, tipo i tagli indiscriminati alla spesa e il non attuare politiche attive per dare prospettive ai giovani del nostro Paese.

Dall’altra, per l’appunto, c’è la necessità di salvaguardare i posti di lavoro alla Honda di Chieti. In effetti, lo staff dirigenziale della multinazionale asiatica ha deciso di presentare il piano  triennale con l’esigenza, da parte del datore di lavoro, di dimissionare 303 lavoratori su un totale di 647 dipendenti.

I sindacati, al contrario, hanno deciso di presentare una proposta alternativa; infatti, per Domenico Bologna, segretario Fim Chieti

Ci siamo presentati all’incontro con una proposta precisa: realizzare un polo di eccellenza. Uno stabilimento Honda che continui a produrre nuovi modelli sfruttando risorse umane e teconologie, innovazione e ricerca, che dovrebbero arrivare dal progetto campus dell’automotive, sul quale la Regione Abruzzo ha investito 40 milioni di euro

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