In arrivo la rivalutazione degli assegni di maternità e nucleo familiare

 Il Governo, attraverso il Dipartimento per le Politiche della Famiglia, ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 43 del 20 febbraio 2013, la rivalutazione, per l’anno 2013, della misura degli assegni e dei requisiti economici, ai sensi dell’articolo 65, comma 4, della legge 23 dicembre 1998, n. 448, ovvero l’assegno per il nucleo familiare numeroso, e dell’articolo 74 del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151 relativo all’assegno di maternità.

Assegno di maternità dello Stato, chi può richiederlo

 Abbiamo già parlato dell’assegno di maternità dei Comuni e dell’assegno di maternità dello Stato, entrambi rivolti a tutelare la donna in gravidanza e nel periodo post partum.

Oggi chiariamo un altro aspetto del tema: chi ha diritto all’assegno di maternità dello Stato? Ovvero chi può richiederlo? Precisiamo allora che hanno diritto all’assegno di maternità dello Stato le cittadine italiane e comunitarie che risiedono in Italia al momento del parto o dell’ingresso del minore adottato o affidato nell’anagrafica della famiglia di chi lo richiede.

Anche le cittadine non comunitarie residenti in Italia possono richiedere *l’assegno di maternità dello Stato, sempre al momento del parto o dell’ingresso del minore adottato o affidato nella famiglia anagrafica del richiedente. Ma c’è una condizione: la cittadina extracomunitaria deve avere la carta di soggiorno o il permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo.

Aggiornati gli importi per le prestazioni sociali concesse dai Comuni

 L’Inps con la circolare n. 29 dello scorso primo marzo 2012 informa dei nuovi importi delle prestazioni sociali concesse dai Comuni ed i relativi requisiti economici, rivalutati in base all’incremento dell’indice Istat dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati.

In base alle comunicazioni contenute nella predetta circolare si apprende che l’assegno per il nucleo familiare è pari, nella misura intera, a 135,43 euro. Il valore dell’indicatore della situazione economica, con riferimento ai nuclei familiari composti da cinque componenti, di cui almeno tre figli minori, è pari a 24.377,39 euro.

L’Inps ricorda che, per l’assegno per il nucleo familiare da erogare per il 2011, per i procedimenti in corso, continuano ad applicarsi i valori previsti per il medesimo anno 2011.

il nuovo valore dell’assegno per il nucleo familiare numeroso e per quello di maternità relativo al 2012

 La Presidenza del consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Politiche della Famiglia, ha pubblicato, sulla Gazzetta Ufficiale n. 39 del 16 gennaio 2012, il comunicato relativo alla rivalutazione, per l’anno  2012,  della  misura degli assegni e dei requisiti economici per assegno per il nucleo familiare numeroso (ai sensi dell’articolo 65, comma 4, della  legge 23 dicembre 1998, n. 448) e per lassegno di maternità (previsto dall’articolo 74 del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151) relativo all’anno 2012.

Il governo Monti ha così deciso l’aggiornamento delle quote a favore alle famiglie numerose e per l’assegno di maternità con una cifra che riesce a recuperare poco o nulla del costo della vita calcolata dall’ISTAT.

Infatti, come rileva il Dipartimento per le Politiche della Famiglia, l’indice ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie di operai  e impiegati, calcolato con le esclusioni di cui alla legge 5 febbraio 1992, n. 81, da applicarsi per l’anno 2012  ai  sensi  dell’art.  65, comma 4, della legge 23 dicembre 1998,  n.  448  (assegno  al  nucleo familiare numeroso) e dell’art. 74 del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151 (assegno  di  maternità) è pari al 2,7 per cento come si evince dal Comunicato ufficiale dell’ISTAT del 16 gennaio 2012.

Ministero del lavoro, in arrivo il rapporto ISEE

 Il Ministero del Lavoro ha diffuso la quarta edizione del rapporto ISEE 2010 e dai dati emerge un dato importante, ovvero su 6,9 milioni di attestazioni l’11% proviene da famiglie straniere e rispetto alle famiglie italiane, quelle straniere fanno ricorso maggiore alle tariffe agevolate per gli asili nido, gli aiuti per l’affitto e l’assegno di maternità.

Nel Rapporto si analizza in maniera estremamente precisa la dinamica della diffusione dello strumento da un punto di vista territoriale e prestazionale; si esaminano poi le caratteristiche socio-demografiche e occupazionali della popolazione ISEE, anche con riferimento alla popolazione nata all’estero, nonché le caratteristiche economiche, mediante l’analisi delle distribuzioni dell’indicatore ISEE nel suo complesso, ma anche nelle sue componenti reddituali e patrimoniali.

Nel corso del 2009 sono state 6,9 milioni le DSU, ovvero la dichiarazione sostitutiva unica, sottoscritte, un milione in più rispetto all’anno precedente corrispondente ad a una crescita del 17%.

Inps, rivalutato l’assegno di maternità di base

Per prima cosa ricordiamo che esistono due differenti tipologie dell’assegno di maternità, ovvero l’assegno di maternità dello Stato e quello concesso dai  comuni.

Nel primo caso, assegno di maternità dello Stato è una prestazione previdenziale a carico dello Stato ed è erogata e concessa direttamente dall’Inps mentre l’assegno di maternità dei Comuni è una prestazione assistenziale concessa dai Comuni ed erogata dall’Inps in presenza di determinati requisiti reddituali.

L’Inps ha reso noto che, in base alle variazioni degli indici di riferimento dell’Istat, è stata deciso un aumento dell’importo dell’assegno di maternità per le nascite, gli affidamenti preadottivi e le adozioni senza affidamento relativi al periodo dal primo gennaio del 2011 al 31 dicembre dello stesso anno.

Per l’anno in corso, quindi, tale importo è pari ad 316,25 euro mensili per complessive cinque mensilità pari a 1.581,25 euro totali.