Assunzioni obbligatorie: quando il datore può rifiutarsi

 La corte di cassazione con sentenza n. 7007 del 25 marzo 2011, ha stabilito che  “in tema di assunzioni obbligatorie, il datore di lavoro può legittimamente rifiutare due tipologie di assunzioni:

sia  l’assunzione di un lavoratore con qualifica che risulti, in base all’atto di avviamento, diversa;

sia di un lavoratore con qualifica “simile” a quella richiesta, in mancanza di un suo previo addestramento o tirocinio da svolgere secondo le modalità previste dall’art. 12 della stessa legge n. 68 del 1999″.

Assunzioni obbligatorie, ripristinata la quota di riserva

 Finalmente via libera al disegno di legge che rimette a posto la quota di riserva del 7% sul collocamento obbligatorio riservato alle persone con disabilità nelle aziende, pubbliche e private,  con più di 15 dipendenti grazie al voto in commissione Lavoro e previdenza sociale del Senato in sede deliberante.

Il testo interpreta il senso della norma che aveva previsto un diritto di priorità per orfani e vedove di vittime del terrorismo, precisando che non viene intaccata la quota stabilita per legge a favore delle persone con disabilità.

In effetti, con il provvedimento approvato in Senato ora il quarto periodo del comma 2 dell’articolo 1 della legge 23 novembre 1998, n. 407, introdotto dall’articolo 5, comma 7, del decreto-legge 6 luglio 2010, n. 102, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2010, n. 126, si interpreta nel senso che il superamento della quota di riserva di cui all’articolo 18, comma 2, della legge 12 marzo 1999, n. 68, ivi richiamata, deve in ogni caso avvenire, per le amministrazioni pubbliche, nel rispetto dei limiti delle assunzioni consentite dalla normativa vigente per l’anno di riferimento e che resta comunque ferma l’applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 3 della legge 12 marzo 1999, n. 68, e successive modificazioni, in materia di assunzioni obbligatorie e quote di riserva in quanto ad esclusivo beneficio dei lavoratori disabili.

Disabili, lo scippo della legge 126

È sempre più difficile trovare un posto di lavoro e, di sicuro, le cose si complicano se il disoccupato è un disabile.

Ora, con il provvedimento legislativo di agosto, la legge 68/1999 rischia di diventare un lontano ricordo.

In effetti, l’articolo 5 della legge n. 126 del 3 agosto 2010 ha sottratto ai disabili posti di lavoro, legge n. 68 del 1999, a vantaggio di altre categorie estendendo la quota di riserva anche agli orfani ed i superstiti delle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata.

Le critiche alla legge n. 126 arrivano dalla quasi totalità delle associazioni a difesa dei disabili, così come dal sindacato.

Per il comitato genitori dei giovani disabili psichici la legge del 3 agosto penalizza soprattutto i disabili psichici dove la quota del 7% per l’unica possibilità per entrare nel mondo del lavoro.

Ministero del lavoro, adeguate le sanzioni per collocamento obbligatorio

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 1 del 3 gennaio 2011 il Decreto Ministeriale del 15 dicembre 2010 concernente l’adeguamento dell’importo delle sanzioni amministrative in materia di collocamento obbligatorio di cui all’articolo 15 della Legge 12 marzo 1999, n. 68.

Ricordiamo che in base alla disposizione citata i datori di lavoro, pubblici e privati, soggetti alla legge 12 marzo 1999 n. 68, sono tenuti ad inviare agli uffici competenti un prospetto dal quale risultino il numero complessivo dei lavoratori dipendenti, il numero ed i nominativi dei lavoratori computabili nella quota di riserva di cui all’articolo 3 della predetta legge, nonché i posti di lavoro e le mansioni disponibili per i lavoratori di cui all’articolo 1.

Il Ministro del lavoro e della previdenza sociale, sentita la Conferenza unificata, stabilisce con proprio decreto la periodicità dell’invio dei prospetti e può altresì disporre che i prospetti contengano altre informazioni utili per l’applicazione della disciplina delle assunzioni obbligatorie.

Disabili e collocamento obbligatorio

 Il sistema delle assunzioni obbligatorie non è stato cancellato dalla riforma del collocamento ordinario. Il rapporto tra il mondo del lavoro e la disabilità è sicuramente un argomento molto sentito in una società moderna.

La legge prevede l’obbligo per i datori di lavoro di procedere all’assunzione di alcune categorie di persone (categorie protette) in una percentuale che varia in relazione alla dimensione dell’impresa.

Il collocamento obbligatorio è stato per lungo tempo disciplinato dalla legge 2.4.1968 n. 482, e poi riformato dalla legge 12.3.1999 n. 68.