Il Rapporto Isfol sulla legge 68 su disabili e lavoro

 È stata presentata la sesta relazione di monitoraggio sulla normativa su disabili e lavoro, ossia sulla legge numero 68 del 12 marzo 1999 “Norme per il diritto al lavoro dei disabili”, con un dato del tutto incoraggiante: nel biennio 2010-2011 le assunzioni sono tornate a crescere, soprattutto con la formula della convenzione anche se in presenza di contratti a tempo determinato.

Unione Europea, accelerare l’integrazione dei disabili

Per l’Unione Europea la disabilità è per prima cosa una risorsa che deve essere utilizzata a vantaggio della collettività: è questo che emerge dal rapporto sulla mobilità delle persone con handicap e degli anziani presentato a Bruxelles. Il primo relatore del rapporto, Adam Kosa, chiede alla Commissione l’adozione, entro il 2012, di una legislazione specifica sull’accessibilità, elemento determinante per accelerare i processi di inclusione.

In effetti, il primo relatore del rapporto, Adam Kosa, sollecita

Solo dando opportunità di lavoro ai disabili e alle persone anziane si potranno soddisfare le necessità di un mercato del lavoro europeo che si troverà a far fronte, nei prossimi anni, al problema di dover rimpiazzare milioni di baby pensionati

Chiarimenti sul collocamento obbligatorio e regime delle compensazioni

Il Ministero del lavoro ha diffuso una nuova circolare, la n. 27 dello scorso 24 ottobre 2011, che si propone di illustrare diversi chiarimenti che ha più parti sono state richieste al fine di dare una corretta lettura del testo presente all’articolo 9 dell’ultima manovra correttiva.

In effetti, la circolare n. 27 offre una chiave di lettura abbastanza completa in merito al collocamento obbligatorio e regime delle compensazioni, visto le recenti modifiche apportate alla materia dall’art. 9 del Decreto Legge n. 138 del  13 agosto 2011 convertito, con modificazioni, nella Legge  n. 148 del 14 settembre 2011.

Manovra bis 2011, le valutazioni della UIL

La manovra d’agosto è ora legge ma non mancano osservazioni o critiche al provvedimento che tendono a mettere in risalto le diverse novità introdotte e le occasioni mancate dove la classe politica non è riuscita a mostrare al Paese serietà e consapevolezza delle proprie responsabilità. In particolare la UIL, a cura del servizio politiche economiche, ha illustrato la propria posizione in alcuni suoi aspetti.

Scuola, aggiornamento delle graduatorie

Entro il 1° giugno sarà possibile procedere all’aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento ed anche al trasferimento da una provincia all’altra: ecco in sostanza il contenuto del decreto ministeriale n. 44 del 12 maggio 2011 emesso dal Ministero dell’Istruzione.

In effetti, secondo quanto stabilisce l’articolo 1 comma-1bis della legge 143/2004, la permanenza, a pieno titolo o con riserva, nelle graduatorie a esaurimento avviene su domanda dell’interessato, da presentarsi entro il termine del 1° giugno 2011.

Ricordiamo che la mancata presentazione della domanda comporta la cancellazione definitiva dalla graduatoria.

Il collocamento obbligatorio, requisiti e disposizioni normative

 I soggetti che rispondono ai requisiti di legge e che intendono iscriversi al collocamento obbligatorio devono dimostrare di essere disoccupati, tranne che per le vittime del terrorismo, e di non aver raggiunto l’età pensionabile.

In base ai riferimenti legislativi possono iscriversi le persone in età lavorativa affette da minorazioni fisiche, psichiche o sensoriali e portatori di handicap intellettivo, che comportino una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%.

Non solo, possono utilizzare questo particolare sistema di tutela gli orfani ed i figli dei soggetti riconosciuti grandi invalidi per causa di guerra, di servizio e di lavoro possono iscriversi se minori di età al momento della morte del genitore: sono considerati minori i figli fino al giorno del ventunesimo compleanno (se studenti scuola superiore), e fino a ventisei anni se universitari.

Per quanto riguarda la documentazione da presentare questa può variare in base alle diverse esigenze degli uffici del collocamento obbligatorio ed è inoltre soggetta a disposizioni regionali e locali che possono differenziarsi sul territorio.

Collocamento obbligatorio, alcune novità in arrivo

 In materia di collocamento obbligatorio sono intervenuti recenti disposizioni che hanno modificato alcuni aspetti.

In particolare, per il settore trasporti il Ministero del Lavoro, con Interpello n. 1 del 15 gennaio del 2010, ha risposto ad un quesito, posto da Confindustria e dal Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, in merito alla corretta interpretazione dell’articolo 5, comma 2 della legge n. 68/1999.

Il Ministero ha precisato che le aziende che si occupano di raccolta e trasporto di rifiuti ( e, come tali, sono iscritte nel registro delle imprese e nell’albo dei trasportatori in conto proprio ) e che operano con mezzi propri, possono essere inquadrati nel settore del trasporto terrestre usufruendo, così, di una parziale esenzione dall’obbligo di assunzione di lavoratori disabili.

Collocamento obbligatorio, modifiche per le aziende del settore minerario

 L’articolo 2, comma 12-quater, della Legge n. 10/2011, ovvero decreto Milleproroghe, ha introdotto alcune modifiche alla disciplina del collocamento obbligatorio legge 12 marzo 1999 n. 68, riferite ai datori di lavoro che operano nel settore minerario.

In effetti, in base al recente decreto Milleproroghe sono state apportate modifiche, limitatamente per il settore minerario, nei termini previsti dall’articolo 9, comma 1, ovvero nella parte dove i datori di lavoro devono presentare agli uffici competenti la richiesta di assunzione entro sessanta giorni dal momento in cui sono obbligati all’assunzione dei lavoratori disabili, nella nuova formulazione il termine viene elevato a novanta giorni per i datori di lavoro del settore minerario.

Assunzioni obbligatorie, ripristinata la quota di riserva

 Finalmente via libera al disegno di legge che rimette a posto la quota di riserva del 7% sul collocamento obbligatorio riservato alle persone con disabilità nelle aziende, pubbliche e private,  con più di 15 dipendenti grazie al voto in commissione Lavoro e previdenza sociale del Senato in sede deliberante.

Il testo interpreta il senso della norma che aveva previsto un diritto di priorità per orfani e vedove di vittime del terrorismo, precisando che non viene intaccata la quota stabilita per legge a favore delle persone con disabilità.

In effetti, con il provvedimento approvato in Senato ora il quarto periodo del comma 2 dell’articolo 1 della legge 23 novembre 1998, n. 407, introdotto dall’articolo 5, comma 7, del decreto-legge 6 luglio 2010, n. 102, convertito, con modificazioni, dalla legge 3 agosto 2010, n. 126, si interpreta nel senso che il superamento della quota di riserva di cui all’articolo 18, comma 2, della legge 12 marzo 1999, n. 68, ivi richiamata, deve in ogni caso avvenire, per le amministrazioni pubbliche, nel rispetto dei limiti delle assunzioni consentite dalla normativa vigente per l’anno di riferimento e che resta comunque ferma l’applicazione delle disposizioni di cui all’articolo 3 della legge 12 marzo 1999, n. 68, e successive modificazioni, in materia di assunzioni obbligatorie e quote di riserva in quanto ad esclusivo beneficio dei lavoratori disabili.

Inps, nuove disposizioni per la procedura INVCIV

L’Inps, con messaggio n. 3989 del 22 febbraio 2011, ha comunicato le misure organizzative e gli aggiornamenti della procedura INVCIV 2010 per il nuovo processo per la gestione dell’invalidità civile ed il diritto al lavoro dei disabili.

Secondo le disposizioni comunicate dall’Inps sono le commissioni mediche delle Aziende sanitarie locali che provvedono all’accertamento delle condizioni di disabilità che danno diritto di accedere al sistema per l’inserimento lavorativo, collocamento mirato. Non solo, le commissioni mediche devono anche svolgere le visite sanitarie di controllo della permanenza dello stato invalidante.

La legge n. 68/99 ha introdotto un Comitato tecnico nell’ambito dei Centri per l’impiego con compiti di valutazione delle residue capacità lavorative, della definizione degli strumenti e delle prestazioni atti all’inserimento e della predisposizione dei controlli periodici sulla permanenza delle condizioni di inabilità.

Diritto al lavoro dei disabili: istruzioni per la domanda d’invalidità civile

 L’INPS, con messaggio dell’16 febbraio 2011 n. 3989, ha chiarito le istruzioni per la procedura invalidità civile 2010.

Le Commissioni mediche delle Aziende sanitarie locali di cui all’art. 4 della legge 5.2.1992, n. 104; provvedono:

– all’accertamento delle condizioni di disabilità, da cui scaturisce il diritto ad accedere al sistema per l’inserimento lavorativo dei disabili c.d. “collocamento mirato”;

– all’effettuazione delle visite sanitarie di controllo della permanenza dello stato invalidante.

Tali commissioni sono state integrate della presenza di un medico INPS (art. 20 della legge n. 102/2009).

Invalidi dal 75% al 99%, benefici e agevolazioni

Un soggetto disabile con un grado di invalidità compreso tra 75% e 99% ha diritto a diversi benefici e agevolazioni.

In effetti, nel nostro ordinamento un invalido civile ha diritto di un assegno di invalidità pari a euro 256,67 se è in grado di dimostrare di non avere un reddito superiore e a 4.408,95 euro.

La persona disabile ha inoltre diritto di essere inserito negli elenchi del collocamento mirato se non ha ancora raggiunto l’età pensionabile. L’iscrizione è però concessa solo se esistono le cosiddette capacità residue lavorative.

Il disabile dispone anche l’esenzione dal pagamento del ticket sui farmaci, esclusa però la quota fissa, e sulle prestazioni specialistiche, ovvero visite specialistiche ed esami diagnostici, con la relativa fornitura gratuita di ausili e protesi da parte del servizio sanitario nazionale inerenti alle patologie indicate nel verbale.

Invalidi al 100%, benefici e agevolazioni

Una persona riconosciuta invalida civile al 100% ha diritto a diversi benefici e agevolazioni.

Per prima cosa ha diritto ad una pensione di inabilità pari a 256.67 euro purché non superi il limite di 15.154,24 euro di reddito personale.

Non solo, la pensione di inabilità spetta in misura intera anche se l’invalido è ricoverato in istituto pubblico che provvede al suo sostentamento (legge 33/1980).

L’invalido ha diritto ad una indennità di frequenza per i minori (256,67 euro) purché non si superino i 4.408,95 euro di reddito personale e si certifichi la frequenza scolastica o presso centri di riabilitazione.

La persona titolare di invalidità civile ha diritto all’indennità di accompagnamento (480,47 euro) attraverso una richiesta specifica all’Azienda Sanitaria di competenza e l’iscrizione negli elenchi del collocamento mirato (dai 15 anni all’età pensionabile se sussistono residue capacità lavorative).