Collegato lavoro, il parere delle commissioni

La Commissione Lavoro della Camera sta procedendo velocemente sul disegno di legge C1441-quater-D, meglio conosciuto come Collegato lavoro con relatore Cazzola del partito di maggioranza. Ricordiamo che il Collegato lavoro è stato rinviato alle Camere dal Presidente della Repubblica allo scopo di ottenere una successiva deliberazione che confermi l’orientamento legslativo.

Collegato lavoro, in commissione dal 13 aprile

Torna in commissione lavoro il disegno di legge 1441-quater-D ovvero il provvedimento che concerne deleghe al governo in materia di lavori usuranti, di riorganizzazione di enti, di congedi, aspettative e permessi, di ammortizzatori sociali, di servizi per l’impiego, di incentivi all’occupazione, di apprendistato, di occupazione femminile, nonché misure contro il lavoro sommerso e disposizioni in tema di lavoro pubblico e di controversie di lavoro.

Il provvedimento, siglato dalle Camere con il codice 1441-quater-D, è meglio conosciuto come Collegato lavoro ed è stato rinviato, il 30 marzo scorso, alle Camere dal Presidente della Repubblica per una nuova deliberazione con messaggio motivato a norma dell’articolo 74 della Costituzione.

La Legge in rete con Normattiva

È stato attivato, da pochi giorni, un nuovo sito istituzionale per l’informatizzazione e la classificazione della normativa vigente in grado di fornire un valido aiuto ai cittadini che hanno la necessità di accedere a tutte le norme dal 1861, anno di fondazione dello Stato italiano, al periodo attuale.

Il nuovo sito è sicuramente un’interessante iniziativa che permetterà di accedere a tutte le norme sul diritto del lavoro in maniera diretta e immediata, particolarmente utile per gli addetti ai lavori.

Il progetto, promosso e realizzato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, dal Senato della Repubblica e dalla Camera dei deputati, viene oggi reso operativo con il coordinamento del Ministro per la semplificazione normativa.

Prolungamento cassa integrazione: parere negativo del Governo

 L’allungamento della cassa integrazione ordinaria da 52 a 78 settimane è inutile. A dichiararlo nelle ultime ore è stato Maurizio Sacconi, Ministro del Lavoro, aggiungendo che in merito al provvedimento approvato nei giorni scorsi in Commissione l’Esecutivo esprimerà un parere negativo. Secondo il Ministro, in virtù delle estensioni già presenti per l’accesso alla cassa integrazione, l’allungamento della CIG ordinaria non serve visto che per le aziende in crisi ci sono già strumenti che offrono una adeguata protezione ai lavoratori. L’orientamento del Governo in materia di estensione della cassa integrazione ordinaria non è stato ben accolto dalla Cgil, la quale, per voce del segretario confederale, Fulvio Fammoni, sottolinea come il no del Ministro Sacconi confermi il disinteresse del Governo nei confronti della crisi.

Cassa integrazione ordinaria: durerà diciotto mesi

 Grazie ad una votazione favorevole da parte sia del centrodestra, sia del centrosinistra, alla Camera dei Deputati, ed in particolare presso la Commissione Lavoro, è stato approvato un importante emendamento anticrisi che prolunga la cassa integrazione ordinaria da dodici a diciotto mesi, ovverosia da 52 a ben 78 settimane. Trattasi di una misura di rilevante importanza se si considera che nelle ultime settimane sono state molte le aziende nel nostro Paese che, a causa del loro persistente stato di crisi, hanno dovuto fare richiesta per la CIGS, la cassa integrazione guadagni straordinaria con molti casi che, in base ai decreti di concessione, hanno riguardato purtroppo anche dei fallimenti societari. L’emendamento approvato in Commissione, tra l’altro, è in linea con le richieste della CGIL, la quale da parecchi mesi oramai chiede il raddoppio della cassa integrazione guadagni ordinaria, portandola da 52 a 104 settimane al fine di evitare che le aziende e, di riflesso, i lavoratori rimangano scoperti dal beneficio degli ammortizzatori sociali aspettando che la ripresa in Italia si faccia più robusta ed il mondo del lavoro torni lentamente ai periodi pre-crisi.

Parlamento: approvato il Collegato Lavoro

Il Parlamento ha concluso l’iter del Collegato Lavoro (DDL 1167-B) alla manovra finanziaria e il provvedimento dovrebbe essere pubblicato, nei prossimi giorni, sulla Gazzetta Ufficiale.

Il Collegato Lavoro fornisce al governo riferimenti utili per definire alcune questioni legate al mondo del lavoro attraverso l’istituto della delega.

In sostanza, il governo dovrà emanare una serie di leggi che dovranno disciplinare, secondo quanto riportato nella legge appena approvata dal Senato, alcune questioni che interessano il mondo del lavoro. Ad esempio uno dei provvedimenti più sentiti è la disciplina in tema di lavori usuranti.

Lavoro in nero … in Parlamento

Nel corso del programma “Le Iene” del 27 marzo è andato in onda un interessante servizio relativo al lavoro in nero in Parlamento. Lo stesso show aveva già fatto in passato un servizio simile e pare che le cose siano rimaste pressochè invariate.

Sembra infatti che su 516 portaborse, soltanto 194 abbiano un contratto. Proprio così: la stragrande maggioranza lavora in nero e con compensi irrisori. Le testimonianze andate in onda parlando di giovani che percepiscono 700 euro al mese (ma anche meno)  per 9/10 ore al giorno, senza contratto. Questo, come sappiamo bene significa non godere nè di contributi (e quindi niente pensione) nè di ferie nè di maternità. Insomma niente di niente. Eppure i Parlamentari dispongono di una somma che andrebbe destinata proprio ai Portaborse. Invece così non accade e il mondo dei precari aumenta sempre di più.