Il cambio del regime per i contribuenti minimi in campo IVA

 Dal primo gennaio 2012 si cambia pagina; infatti, da quella data i contribuenti minimi che non rientrano nei superminimi, ossia forfait del 5%, ritornano contribuenti normali ai fini IVA.

Per questa ragione, in sede di dichiarazione, è necessario , per i contribuenti in regime normale Iva che erano già attivi nel 2011, se dal 2012 passano al nuovo regime dei superminimi (forfait del 5%), nel modello Iva 2012 devono compilare il rigo VA14 barrando la casella relativa.
Ricordiamo, ad ogni modo, che i “vecchi minimi” sono le persone fisiche che hanno iniziato l’attività prima del 2008 e che devono determinare l’eventuale Iva detraibile sulle merci in rimanenza e sui beni strumentali.

L’Iva per la rettifica dovuta dai contribuenti che, da soggetti “normali” Iva sono passati, dal 2008 al 2011, al regime dei minimi, doveva essere versata  come prima o unica rata  entro il termine previsto per il versamento del saldo Iva per l’anno precedente a quello di applicazione del regime; le rate successive, invece, dovevano essere  versate  entro i termini del saldo dell’imposta sostitutiva dell’Irpef.

Chiarimenti sull’IVA dall’Agenzia delle Entrate

 L’Agenzia delle Entrate, con una risoluzione del 13 febbraio 2012 n. 15/E, intende chiarire l’ambito di applicazione dell’articolo 14, comma 11, della legge 12 novembre 2011 n. 183, ovvero nota anche come legge di stabilità 2012, il quale ha stabilito che i limiti per la liquidazione trimestrale dell’IVA sono i medesimi di quelli fissati per il regime di contabilità semplificata.

La disposizione ha così posto rimedio al disallineamento normativo creatosi tra il comparto IVA ed il comparto delle imposte dirette a seguito dell’innalzamento della soglia dei ricavi entro i quali è possibile usufruire del regime di contabilità semplificata, operato dal decreto legge 13 maggio 2011, n. 70, convertito dalla legge 12 luglio 2011, n. 106 (cosiddetto “decreto sviluppo”). I dubbi espressi riguardavano, in particolare,  il parametro al quale collegare i nuovi limiti monetari e la  possibilità, per i contribuenti trimestrali, di continuare a differire al 16 marzo dell’anno successivo il versamento del saldo del periodo d’imposta.

Adeguate le aliquote contributive per la Gestione Separata

L’Inps, attraverso la circolare n. 16, ha messo in evidenza le nuove aliquote contributive comprensivi di massimali e minimali relativi all’anno 2012. Così come stabilito dall’articolo 22 della Legge di Stabilità, ossia la legge n. 183/2011, si è previsto un adeguamento delle aliquote relative alla gestione separata utilizzata per il computo delle prestazioni pensionistiche che risultano aumentate di un punto percentuale.

Dal 2012 accertamenti fiscali solo esecutivi

Dal primo gennaio 2012, anche se è entrata in vigore già dal primo ottobre dell’anno scorso e che riguardava i periodi di imposta in corso alla data del 31 dicembre 2007, tutti gli accertamenti in materia di imposte sui redditi e Iva, tranne rare eccezioni, sono tutti  accertamenti esecutivi.
In base alle indicazioni diffuse rimangono, però, esclusi gli accertamenti relativi ad altri tributi – quali imposta di registro o di bollo – e quelli non emessi dall’agenzia delle Entrate (dogane o enti locali).

Per i nuovi atti scompare sia l’iscrizione a ruolo sia la successiva cartella di pagamento in quanto è lo stesso accertamento che diviene esecutivo decorsi sessanta giorni dalla notifica e contiene l’intimazione ad adempiere all’obbligo di pagamento degli importi indicati, sempre entro il termine di presentazione del ricorso.

Inps, bloccate le domande per la disoccupazione agricola

L’Inps ha deciso di bloccare temporaneamente la ricezione delle domande per la disoccupazione agricola in seguito alle procedure di verifica e accertamento allo scopo di evitare eventuali abusi. In effetti, il nostro istituto previdenziale, attraverso il messaggio n. 18713 del 3 ottobre 2011, ha fornito le prime istruzioni per la gestione delle domande di indennità di disoccupazione agricola bloccate poiché il richiedente la prestazione è risultato anche titolare di partita IVA e/o iscritto ad altra Cassa o ad altro Ente previdenziale.

L’Inps precisa che è necessario definire una serie di verifiche per quantificare l’attività lavorativa autonoma esercitata, agricola o non agricola. In sostanza, per diretta ammissione dell’Inps l’istruttoria dovrà chiarire e valutare la prevalenza di lavoro autonomo rispetto al lavoro dipendente sia di quantificare il numero complessivo delle giornate lavorate (in proprio o alle dipendenze, in settore agricolo o extra-agricolo) da detrarre dal parametro di riferimento secondo quanto stabilito dalla normativa vigente.

Lavoro, in arrivo il fondo di garanzia per le piccole imprese

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 207 del 7 settembre 2011 il Decreto Interministeriale del 6 giugno 2011 riguardante la riserva alla concessione di cogaranzie e controgaranzie a favore dei consorzi dei confidi, nell’ambito delle risorse del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese.

Nell’ambito delle risorse del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese di cui all’art. 2, comma 100, lettera a) della legge 23 dicembre 1996, n. 662 una quota di 10 milioni di  euro è  riservata alla concessione di cogaranzie e controgaranzie a favore dei consorzi dei confidi, come identificati nelle  premesse,  aventi  sede  legale nelle province con il più alto tasso di  utilizzazione  della cassa integrazione guadagni di cui all’allegato sub. B  facente parte integrante del presente  decreto,  in relazione ad operazioni finanziarie a favore di imprese ubicate nelle medesime province.

Manovra bis 2011, dal maxiemendamento lo sconto agli onorevoli

 Per i consumatori è un vero salasso; infatti, secondo alcune stime della Codacons, si calcolano in circa 385 euro l’aumento che subirà la famiglia media italiana grazie all’innalzamento di un punto l’aliquota IVA del 20%.

La maggior parte dei prodotti che il consumatore utilizza ricadono nella fascia del 20%: dai detersivi alle scarpe, dai prodotti di abbigliamento ai giocatoli. Non solo, saranno toccati anche le spese sui consumi giornalieri fino alle riparazioni domestiche.

Manovra bis 2011, interventi sulle pensioni e aumento dell’IVA

La manovra di agosto è davvero una storia infinita; in effetti, il governo ha deciso di apportare altri correttivi decidendo, in sede di Consiglio dei Ministri, ad un aumento di un punto dell’IVA, dal 20% al 21%, l’anticipo dell’aumento dell’età di pensionamento delle donne nel settore privato già dal 2014 e un contributo di solidarietà del 3% per i redditi sopra i 500 mila euro.

La decisione è emersa in seguito ad un vertice di maggioranza tra il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, il ministro dell’Economia Giulio Tremonti e il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli.

Il maxiemendamento sarà inserito nel testo del provvedimento fermo al Senato e sarà richiesto il voto di fiducia allo scopo di velocizzare l’iter parlamentare. Non solo, il prossimo giovedì il consiglio dei ministri varerà il ddl costituzionale per inserire in Costituzione l’obbligo al pareggio di bilancio e l’attribuzione alle Regioni delle competenze delle Province.

Le attività economiche delle imprese individuali

 Il Ministero dello sviluppo economico, con la circolare 24 marzo 2011 n. 3641/C, ha voluto precisare che ai fini dell’avvio di un’impresa individuale, il dato “attività economica” assume valore giuridico e va iscritto assieme al dato “oggetto dell’impresa” nel registro delle imprese. Secondo le osservazioni del Ministero, entrambe le dichiarazioni sono volte ad indicare l’ambito di operatività dell’impresa stessa.

In effetti, la circolare emessa dal ministero si è resa necessaria per via dell’introduzione della procedura della “Comunicazione unica per la nascita dell’impresa”, come stabilito dall’articolo 9 del D.L. n. 7/2007, tanto che diverse Camere di commercio hanno chiesto al Ministero dello sviluppo economico se anche per le imprese individuali fosse  necessaria una distinzione, analoga a quella già in essere per le società, tra “oggetto”, dato giuridico da iscrivere nel registro delle imprese che individua l’attività che l’impresa può svolgere, e “attività” relativa.

Manovra bis 2011, le norme sul lavoro

Il ministero del lavoro in una nota del 16 agosto ha messo in evidenza il Decreto legge che individua ulteriori ed immediate misure per la stabilizzazione finanziaria, per favorire lo sviluppo, a sostegno dell’occupazione, per la riduzione dei costi degli apparati istituzionali, nonché in materia di liberalizzazione di attività economiche.

In effetti, come ricorda lo stesso Ministero il decreto riconosce la piena capacità per i contratti collettivi a livello aziendale o territoriale sottoscritti da associazioni dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale ovvero dalle rappresentanze sindacali operanti in azienda di realizzare specifiche intese modificative dell’attuale assetto regolatorio del diritto del lavoro purché finalizzate alla maggiore occupazione, alla qualità dei contratti di lavoro, alla emersione del lavoro irregolare, agli incrementi di competitività e di salario, alla gestione delle crisi aziendali e occupazionali, agli investimenti e all’avvio di nuove attività.

Inps, in scadenza i contributi degli artigiani e commercianti

L’Inps, attraverso il suo messaggio n. 16114 dello scorso 9 agosto 2011, ha comunicato di aver provveduto ad emettere la seconda spedizione dei Modd. F24 appositamente predisposti per il versamento dei contributi dovuti per il 2011 dagli artigiani e dagli esercenti di attività commerciali iscritti in corso d’anno.

Per il nostro sistema di riscossione si ricorda che le somme dovute devono essere versate entro il giorno 15 del mese di scadenza. Se il termine scade di sabato o di giorno festivo il versamento e’ tempestivo se effettuato il primo giorno lavorativo successivo. I versamenti dovuti da soggetti titolari di posizione assicurativa in una delle gestioni amministrate dall’INPS, per le quote contributive comprese entro il minimale, sono effettuati nei mesi di febbraio, maggio, agosto e novembre.

Manovra 2011, la chiusura delle partite IVA

In arrivo chiarimenti da parte delle Agenzie delle Entrate in merito al decreto legge 6 luglio 2011, n.  98, recante disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria, convertito con modificazioni dalla legge 15 luglio 2011 n. 111, ovvero la manovra correttiva finanziaria del mese di luglio 2011.

In particolare, in merito alla chiusura d’ufficio delle partite IVA  inattive (disposta dall’articolo 23, commi 22 e 23 delle legge n. 111), le disposizioni contenute si inseriscono nel quadro delle previsioni nazionali finalizzate a prevenire e reprimere i fenomeni di evasione e frode in materia di IVA nazionale e comunitaria. In effetti, la volontà del legislatore è quello di ridurre il numero delle partite IVA formalmente attive a quelle effettivamente operanti nel nostro sistema.

Fare impresa fuori casa: ecco le città preferite

 Milano, Aosta e Torino. Sono queste le tre Città italiane preferite dagli imprenditori per fare “impresa fuori casa”, ovverosia per aprire un’attività al di fuori della propria regione di nascita. A rilevarlo è stata la Camera di Commercio di Monza e Brianza in accordo con un’elaborazione effettuata prendendo a riferimento i dati aggiornati del Registro delle Imprese. Basti pensare che a Milano ben 1 ditta individuale su 3 è rappresentata da titolari italiani che non sono nati nella Regione Lombardia. Questi imprenditori sono nel 22,3% dei casi provenienti dalla Regione Puglia con a ruota la Sicilia, con una percentuale del 17,9%, e poi gli imprenditori calabri con il 14,3% e quelli nati nella Regione Campania con il 12%. Per questo secondo l’Ente camerale, in concomitanza con l’anno in corrispondenza del quale nel nostro Paese si festeggiano i 150 anni dell’Unità d’Italia, si può dire che Milano è la “capitale” degli imprenditori italiani.