Le nuove tasse estive per le piccole e medie imprese

 In arrivo per i mesi estivi nuove tasse a carico di imprese già gravemente colpite dalla crisi senza un piano industriale nazionale che definisca le priorità e le direttive di ordine generale per l’industria italiana.

Infatti, la CGIA di Mestre ha quantificato il nuovo carico fiscale estivo a carico di piccoli  imprenditori e lavoratori autonomi di circa 25700 euro, una specie di stress test fiscale in grado di verificare la capacità delle nostre piccole imprese. La locale associazione di Mestre si riferisce ai futuri versamenti INPS, la tassa annuale di iscrizione alla Camera di Commercio, il pagamento della prima rata dell’Imu e della Tares, oltre all’autoliquidazione Irpef, con saldo saldo 2012 e acconto 2013.

Dichiarazione redditi: UNICO o 730? Chiarimenti sulle due opzioni

 All’approssimarsi della scadenza per la dichiarazione dei redditi, i dubbi sono inevitabili sulla scelta delle due opzioni possibili, soprattutto nel caso in cui il contribuente abbia il reddito da lavoro autonomo. Infatti, molti sono dipendenti di un’azienda, ma hanno anche altri redditi percepiti a Partita IVA da terreni, fabbricati o di partecipazione. Questi soggetti, quindi, si pongono dei dubbi: UNICO o 730?

Le nuove quote del decreto flusso

 In arrivo le nuove quote di ingresso relativo al decreto flussi per il lavoro autonomo e conversioni; infatti, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali informa che è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 273 del 22 novembre 2012 il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 16 ottobre 2012, concernente la “Programmazione transitoria dei flussi di ingresso dei lavoratori non comunitari per lavoro non stagionale nel territorio dello Stato per l’anno 2012”.

Per i lavoratori autonomi si rimanda il pagamento delle tasse

 Dall’Agenzia delle Entrate arriva una circolare dove, sembra, che si prospetti la possibilità di fare i dovuti versamenti fiscali dopo aver effettuato gli studi di settore, ossia entro il prossimo 20 agosto 2012, senza incorrere alla maggiorazione prevista dalle norme di riferimento.

Secondo la circolare dell’Agenzia, il provvedimento riguarderebbe solo i soggetti coinvolti nel cosiddetto studi di settore.

Le interferenza nei contratti d’appalto, dal Ministero del lavoro un progetto pilota

 Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con Confindustria Vercelli Valsesia e in partnership con l’INAIL, propone un progetto pilota finalizzato ad elaborare una “procedura” di riferimento per la gestione delle interferenze legate ai contratti d’appalto, d’opera o di somministrazione, ai sensi dell’articolo 26 del Decreto Legislativo n. 81/2008.

La procedura, fruibile tramite una piattaforma web, in applicazione a quanto previsto dall’art. 53 del citato decreto, si propone di fornire ai datori di lavoro committenti indicazioni utili in merito alla verifica dell’idoneità tecnico professionale delle imprese appaltatrici e dei lavoratori autonomi o loro subappaltatori, alla cooperazione per le misure di prevenzione e protezione dai rischi ed il coordinamento della reciproca informazione e, infine, alla compilazione del Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenza, di seguito denominato DUVRI.

Le novità sul testo della riforma del lavoro

 La Commissione del Senato ha dato il suo parere favorevole al ddl lavoro fortem,ente voluto dal governo Monti, apportando alcune modifiche. Nel segmento dei voucher in agricoltura è stato deciso che il buono lavoro potrà essere usato dalle aziende con un fatturato inferiore ai 7 mila euro: sopra questo tetto esso sarà consentito solo per l’impiego di studenti sotto i 25 anni e per i pensionati (e non più anche per le casalinghe).

Ecco l’identikit del precario

 La CGIA di Mestre ha voluto, in occasione della giornata nazionale contro la precarietà, fare una fotografia del lavoratore precario e il risultato non è per nulla incoraggiante. In effetti, secondo lo studio della CGIA locale lo stipendio è, in media, di 836 euro al mese, solo il 15% ha una laurea, la Pubblica amministrazione è il suo principale datore di lavoro e nella maggioranza dei casi lavora nel Mezzogiorno (35,18% del totale).

La platea dei lavoratori atipici è costituito da dipendenti a temine involontari, da dipendenti part time involontari, da collaboratori che presentano contemporaneamente 3 vincoli di subordinazione –  monocommittenza, utilizzo dei mezzi dell’azienda e imposizione dell’orario di lavoro – e da liberi professionisti e lavoratori in proprio (le cosiddette Partite Iva) che presentano in contemporanea i 3 vincoli di subordinazione.

L’iscritto alla gestione separata e il diritto di rivalsa

 L’Inps ha deciso di intervenire fornendo i necessari chiarimenti in merito all’addebito in fattura a titolo di rivalsa dei contributi dovuti alla gestione separata dai soggetti che producono redditi di lavoro autonomo: a questo riguardo la rivalsa costituisce oggetto di mero rapporto interno tra cliente e professionista.

Infatti, il nostro Istituto previdenziale, con il messaggio n. 7751/2012, attraverso la Direzione Centrale ha precisato che la rivalsa per i contributi dovuti alla Gestione separata dell’Inps è contenuta all’articolo 1, comma 212 della Legge 23.12.1996 n. 662. In effetti, in base al contenuto della disposizione Ai fini dell’obbligo previsto dall’articolo 2, comma 26, della legge 8 agosto 1995, n. 335, i soggetti titolari di redditi di lavoro autonomo di cui all’articolo 49, comma 1, del testo unico delle imposte sui redditi, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, e successive modificazioni, hanno titolo ad addebitare ai committenti, con effetto dal 26 settembre 1996, in via definitiva, una percentuale nella misura del 4 per cento dei compensi lordi.

I contributi Inps 2012 dei pescatori autonomi

 L’Inps, nella circolare n. 60 del 3 maggio 2012, informa che il contributo mensile dovuto dai pescatori autonomi è commisurato al salario convenzionale per i pescatori della piccola pesca marittima e delle acque interne associati in cooperativa, ed è soggetto ad adeguamento annuale. Il nostro Istituto previdenziale, nella predetta circolare, riporta la retribuzione convenzionale e l’aliquota contributiva in base alle quali calcolare i contributi dovuti per l’anno 2012, e ulteriori informazioni sullo sgravio contributivo previsto per l’anno in corso e sulle modalità di versamento dei contributi.

Infatti, per l’Inps i lavoratori autonomi che svolgono l’attività di pesca, anche quando non siano associati in cooperativa, sono soggetti alla legge 13 marzo 1958, n. 250 e sono tenuti a versare all’Istituto un contributo mensile, soggetto ad adeguamento annuale, commisurato alla misura del salario convenzionale per i pescatori della piccola pesca marittima e delle acque interne associati in cooperativa.

Per artigiani e commercianti dal 1° aprile le istanze vanno presentate online

 L’Inps, attraverso il messaggio n. 5197 dello scorso 23 marzo 2012, informa che il prossimo 31 marzo 2012 scade il periodo transitorio durante il quale è stato possibile trasmettere, sia online sia con le precedenti modalità, le istanze riguardanti la gestione dei lavoratori autonomi artigiani e commercianti relative a compensazione contributiva ed autoconguaglio, variazione della data di inizio attività (per i soggetti non iscritti in Camera di Commercio), riduzione contributiva e rimborso contributi. Pertanto, dal 1° aprile 2012, le istanze citate dovranno essere obbligatoriamente presentate con le modalità telematiche.

A questo proposito, l’Inps ricorda che con la circolare n. 169 del 30 dicembre 2011 è stato comunicato il calendario per il passaggio dalle tradizionali modalità di presentazione delle istanze all’Istituto alla trasmissione delle stesse in via esclusivamente telematica.

Il cambio del regime per i contribuenti minimi in campo IVA

 Dal primo gennaio 2012 si cambia pagina; infatti, da quella data i contribuenti minimi che non rientrano nei superminimi, ossia forfait del 5%, ritornano contribuenti normali ai fini IVA.

Per questa ragione, in sede di dichiarazione, è necessario , per i contribuenti in regime normale Iva che erano già attivi nel 2011, se dal 2012 passano al nuovo regime dei superminimi (forfait del 5%), nel modello Iva 2012 devono compilare il rigo VA14 barrando la casella relativa.
Ricordiamo, ad ogni modo, che i “vecchi minimi” sono le persone fisiche che hanno iniziato l’attività prima del 2008 e che devono determinare l’eventuale Iva detraibile sulle merci in rimanenza e sui beni strumentali.

L’Iva per la rettifica dovuta dai contribuenti che, da soggetti “normali” Iva sono passati, dal 2008 al 2011, al regime dei minimi, doveva essere versata  come prima o unica rata  entro il termine previsto per il versamento del saldo Iva per l’anno precedente a quello di applicazione del regime; le rate successive, invece, dovevano essere  versate  entro i termini del saldo dell’imposta sostitutiva dell’Irpef.