Lavoro Piemonte: nuovi aiuti per la creazione d’impresa

 A partire dal prossimo 13 settembre 2010, nella Regione Piemonte, i titolari di partita Iva e le imprese potranno presentare le istanze per l’accesso a delle nuove misure di sostegno finalizzate a favorire sul territorio sia l’auto-impiego, sia la creazione di nuove imprese. Ad annunciarlo nei giorni scorsi è stata Claudia Porchietto, Assessore al Lavoro della Regione Piemonte, nel sottolineare in particolare come per la prima volta sia stato a punto uno strumento di sostegno anche a favore della categoria dei lavoratori autonomi; alla misura, tra l’altro, possono accedere anche le imprese di recente costituzione. L’iniziativa rientra in una delle due delibere che la Giunta della Regione Piemonte ha approvato nei giorni scorsi su proposta formulata proprio dell’Assessore Claudia Porchietto con una dote finanziaria complessiva pari a ben quattro milioni di euro.

Lavoro e sussidio di disoccupazione: il reimpiego non è difficile

 Nel nostro Paese, nonostante gli allarmi e le preoccupazioni, il tasso di rioccupazione dei lavoratori è più alto di quanto il comune dire e sentire possa farci pensare. Al riguardo, infatti, l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale (Inps) ha condotto uno studio su coloro che percepiscono il sussidio di disoccupazione; ebbene, nel 2009 il 55% di questi ha di nuovo trovato un’occupazione con contratto di lavoro dipendente dopo averlo perso. Inoltre, in accordo con le dichiarazioni rilasciate da Antonio Mastrapasqua, Presidente dell’Inps, la percentuale sopra citata aumenta al 57% se si sottrae la percentuale di lavoratori che hanno perso il posto e che hanno trovato rioccupazione attraverso l’apertura di una partita Iva mettendosi quindi in proprio.

Come aprire un bar

Per aprire un bar, è fondamentale comprendere quanto  indicato dall’articolo 5 della legge 25 agosto 1991, n. 287. Tale articolo, infatti,  “che disciplina le attività di somministrazione di alimenti e bevande, distingue i pubblici esercizi, ai fini del rilascio delle autorizzazioni, in tipologie. In particolare, appartengono alla tipologia B gli esercizi per la somministrazione di bevande, comprese quelle alcoliche di qualsiasi gradazione, nonché di latte, dolciumi, compresi i generi di pasticceria e gelateria ed i prodotti di gastronomia (bar, caffè, gelaterie, pasticcerie ed esercizi similari), alla tipologia D gli esercizi di cui alla lettera B nei quali è esclusa la somministrazione di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione“.

Per l’apertura di un bar  è necessaria  un’autorizzazione che viene rilasciata dal Sindaco del Comune nel cui territorio si trova l’esercizio. Ai fini del rilascio dell’esercizio dell’attività di somministrazione di alimenti e bevande è necessaria l’iscrizione del titolare dell’impresa o del legale che rappresenta la società  nel REC –somministrazione (registro degli esercenti il commercio) .

Crisi: anche i liberi professionisti a rischio disoccupazione

 A causa della crisi economica internazionale non sono solamente i lavoratori dipendenti, quelli delle fabbriche e delle imprese di servizi, a rimanere senza posto di lavoro o, nel migliore dei casi, ad andare in cassa integrazione. Anche presso gli studi professionali, sia in Italia, sia un po’ ovunque, già da un pezzo si respira una brutta aria; non a caso, si stima che saranno ben 300 mila i posti di lavoro che nel 2009 “salteranno” presso gli studi professionali italiani, con molti di questi che hanno dovuto tagliare il budget e le collaborazioni. Molti di questi collaboratori, quasi sempre con partita IVA, iscritti magari all’ordine, e comunque senza ammortizzatori sociali, si sono ritrovati o si ritroveranno a spasso ed alla ricerca magari di un altro studio professionale pronto ad accoglierli.

Attività in proprio: come scegliere il nome e farsi pubblicità

Da più parti si vocifera che il periodo più critico per l’economia sia passato e che comunque sia già a partire dal 2010 si potranno vedere i veri segni di ripresa. Noi ce lo auguriamo e speriamo di sentire parlare sempre di meno di cassa integrazione e di licenziamenti. Vogliamo quindi essere ottimisti e tornare a parlare di chi ha deciso (o deciderà a breve) di intraprendere un’attività in proprio.

Qui vi abbiamo detto che una delle prime azioni da compiere è l’apertura della partita iva. E’ bene ricordare anche che riveste un ruolo fondamentale anche la scelta del nome che darete alla ditta o alla società. Infatti, (un po’ come accade per i prodotti che acquistiamo quotidianamente) il nome è uno (se non il) principale punto di contatto con eventuali e potenziali clienti. Dovrà quindi essere di facile memorizzazione e non ambiguo.

Bollate: cercasi commerciale settore chimico

 Temporary S.p.A. (agenzia per il lavoro) Filiale di Bollate, ricerca: commerciale settore chimico

Età: 25/40.

Requisiti: la risorsa ricoprirà la qualifica di commerciale (vendiore esterno) volto all’acquisizione di nuovi clienti. Dopo un training formativo che si svolgerà presso la sede di Padova, il candidato dovrà essere in grado di proporre tutta la gamma di strumenti per la verifica e il controllo dei parametri dell’acqua che vengono impiegati in svariati settori. CCNL : Commercio – Liv. 3.

La Partita Iva: cos’ è e a cosa serve

Se desiderate intraprendere un’attività di lavoro di tipo autonomo dovrete immediatamente richidere la Partita Iva.

Cos’è la Partita Iva?

Si tratta di un codice che serve ad identificare in maniera univoca il contribuente (persona fisica oppure società) ed è composto da 11 numeri: i primi 7 servono ad identificare lo specifico contribuente, i successivi 3 numeri servono ad identificare il Codice dell’Ufficio delle Entrate e l’ultimo ha un carattere di controllo.

I liberi professionisti


In Italia i liberi professionisti sono molto numerosi. Ma chi sono esattamente?

Questa la definizione fornita da Wikipedia:

Con il termine libero professionista si indica un lavoratore che, avendo una professionalità acquisita tramite percorsi di istruzione come la laurea, fornisce la stessa a vari clienti senza avere datori di lavoro. In questo senso, quindi, il libero professionista è il capo di sé stesso

Chi decide di esercitare l’attività di libero professionista anzitutto deve recarsi presso l’Agenzia delle Entrate e richiedere un numero di Partita Iva, iscriversi all’INPS e in alcuni casi alla gestione separata. L’apertura della Partita Iva non comporta costi. Bisogna capire l’ammontare del volume di affari per capire qual è il migliore regime fiscale da adottare. Il libero professionista emette fattura ai propri clienti al termine di una prestazione.

Cercasi ragionieri e commerciali a Roma

La Divisione Specializzata Permanent di Articolo1, Agenzia per il Lavoro, (UnoHolding Family) ricerca personale per aziende di Roma.

1) Per azienda cliente nel settore del commercio estero:

1 Ragioniere

Il candidato ideale possiede:

Diploma di ragioneria
• Esperienza di almeno due anni in contabilità import export e nelle relative pratiche amministrative: EUR, IVA nei rapporti con l’estero, esportazioni plafond per acquisti agevolati, importazioni;
Conoscenza della lingua inglese
• Conoscenza, possibilmente, del programma di contabilità Profis.

Si offre un contratto full-time a tempo determinato o indeterminato, secondo l’esperienza maturata, è, comunque, previsto un periodo iniziale di affiancamento.
Sede di lavoro: Roma.

Avviare un’impresa: come e cosa fare

Chi decide di avviare un’attività imprenditoriale deve anzitutto pensare a quale tipo di assetto societario dare all’azienda (quindi se una società di capitali o di persone).

Problema capitali. Soprattutto all’inizio si è alla ricerca di fonti di finanziamento. Fonti che possono essere pubblici o da parte di banche. Per quanto riguarda il primo caso, vi suggerisco di controllare periodicamente il sito web della vostra regione, dove vengono pubblicati periodicamente eventuali bandi relativi a gare per ottenere fondi. Fondi che in alcuni casi possono essere anche a fondo perduto e quindi non ci sarà bisogno di doverli restituire.