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Prepensionamento esodati

 Con il messaggio n. 13052 / 2012, l’Inps è intervenuta ancora una volta in materia di esodati, precisando che gli stessi andranno in pensione con 40 anni di lavoro. A costoro, in altri termini, non si applica la speranza di vita, poiché l’unico requisito di pensione sarà rappresentato dai 40 anni di contributi previsti dalla riforma del ministro Fornero e, pertanto, dalla nuova disciplina. Cerchiamo quindi di comprendere quali saranno i cambiamenti apportati dalla disciplina particolare sugli esodati, nei confronti di un platea fin troppo ampia.

Con il messaggio sopra anticipato, l’Inps ha riassunto tutti i requisiti di pensione applicabili agli esodati. Secondo l’Istituto, tali lavoratori potranno andare in pensione di vecchiaia o di anzianità sulla base dei requisiti vigenti prima del 6 dicembre 2011, e sulla base del regime delle decorrenze introdotte dalla precedente legge n. 122 / 2010 (finestre mobili).

Gli esodati possono pertanto accedere alla pensione in base alle vecchie regole previste dalla riforma Sacconi, evitando i nuovi requisiti (sicuramente più restrittivi) previsti dalla riforma Fornero. Una delle differenze più sostanziali tra le due revisioni del mercato del lavoro, riguarda l’applicazione della speranza di vita, operativa dal 2013 e rappresentata da un particolare automatismo di adeguamento dei requisiti per la pensione, in base al quale ogni tre anni verrà misurata la variazione della probabilità che un uomo e una donna di 65 anni hanno di vivere ancora. Se crescono gli anni attesi di vita, l’età di pensionamento si allontanerà in maniera proporzionale (procedura domanda beneficio esodati).

L’Inps spiega, in altri termini, che agli esodati continuerà ad applicarsi la riforma Sacconi, con considerazione dell’aumento di uno, due o tre mesi fissati per la finestra mobile ai fini della decorrenza della pensione. Quindi, una volta maturati i 40 anni di contributi, il lavoratore esodato dovrà attendere la finestre mobile fissata a 12 e 18 mesi rispettivamente per lavoratori dipendenti e autonomi.

Qui ecco come richiedere l’incentivo per gli esodati.

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