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Di nuovo in vigore la detassazione sulla produttività

 Anche per il corrente anno sarà possibile portare in detassazione la parte della retribuzione direttamente derivata da accordi volti ad incrementare la produttività aziendale.

Infatti, grazie al decreto firmato dal presidente del consiglio Mario Monti, sarà possibile usufruire di questo particolare sconto fiscale anche in presenza di un reddito fino a 40 mila euro annui.

Il governo Monti ha così deciso di confermare anche per il 2013 il decreto che disciplina lo sconto fiscale a favore dei lavoratori applicabile sulle somme retributive legate alla produttività aziendale, così come richiesto dall’accordo  sulla produttività firmato tra le parti sociali e il governo, tranne la CGIL, lo scorso 21 novembre.

In base al comunicato del Governo si apprende, infatti, che

Il Presidente del Consiglio ha illustrato i contenuti del decreto (da lui firmato oggi) che disciplina le misure sperimentali per l’incremento della produttività del lavoro nel 2013. La legge di stabilità 2013 ha infatti definito un importante ammontare di risorse pubbliche da destinare alla detassazione dei salari di produttività. Complessivamente sono stati stanziati 950 milioni di euro nel 2013 e 400 milioni di euro nel 2014

Anche se si conferma la natura sperimentale del provvedimento così come ribadito dal Governo nel comunicato stampa diffuso al termine della riunione

disciplina le misure sperimentali per l’incremento della produttività del lavoro nel 2013

il governo Monti ha però deciso di aumentare la platea degli aventi diritto per via della presenza della nuova soglia reddituale pari a 40mila euro: in questo modo, il presidente del Consiglio dei ministri ha accolto le richieste avanzate dai sindacati decidendo di stanziare quasi un miliardo e mezzo di euro divisi tra i 950 milioni dell’anno corrente e i 400 milioni del 2014.

Il governo, confermando la tassazione del 10% sulle somme erogate a titolo di retribuzione legate alla produttività, allarga la platea dei beneficiari visto che si intende esteso ai lavoratori del settore privato titolari di un rapporto di lavoro subordinato.

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