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Le agevolazioni per il lavoratore che rientra in Italia

 

L’Italia è un Paese di emigranti: una volta si decideva di andare all’estero per trovare un impiego minimo, ma oggi la realtà è decisamente cambiata; in effetti, non emigra più l’operaio o il manovale, magari per trovare un lavoro in miniera, ma sono sempre più numerosi i laureati, gli imprenditori o i professionisti che decidono di cambiare Paese.

Il governo, grazie alla legge n. 238/2010, ha deciso di correre ai ripari decidendo una serie di misure per favorire il loro rientro. Infatti, chi decide di rientrare e trasferiscono la loro residenza in Italia e di portarvi la sede del proprio lavoro possono contare su un regime di tassazione agevolato per il prossimo triennio, ovvero 2011-2013.

In base alla legge possono beneficiarne le persone fisiche di età inferiore a 40 anni (nati dopo il 1° gennaio 1969), cittadini dell’Unione Europea, che alla data del 20/01/2009 sono in grado di dimostrare di essere in possesso di un titolo di laurea, che hanno risieduto continuativamente per almeno 24 mesi in Italia e negli ultimi due anni o più, hanno risieduto fuori dal proprio Paese d’origine e dall’Italia svolgendovi continuativamente un’attività di lavoro dipendente, di lavoro autonomo o d’impresa.

Una volta rientrati in Italia devono svolgere un’attività lavorativa, sotto forma d’impresa, di lavoro autonomo o di lavoro dipendente. Inoltre, entro 3 mesi dall’assunzione o dall’avvio dell’attività deve essere trasferito in Italia il domicilio, nonché la residenza.

Per approfittare di questa interessante iniziativa è necessario prendere contatti con la rappresentanza consolare italiana all’estero. In effetti, gli uffici consolari hanno il compito di curare le pratiche e gli adempimenti necessari a perfezionare il rientro, anche d’intesa con la società Italia Lavoro Spa.

L’autorità consolare dovrà verificare l’esistenza della dichiarazione di valore del diploma di laurea o del titolo di specializzazione post lauream conseguito all’estero e procedere alla vidimazione della documentazione attestante l’attività di lavoro o di impresa svolta all’estero.

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