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L’Aspi nei suoi vari risvolti, considerazioni alle soglie del 2013

 Come funzionerà la nuova Aspi, il nuovo strumento di protezione per i lavoratori che sostituirà l’indennità di disoccupazione e di mobilità?

Cerchiamo di chiarire gli effetti di questo nuovo strumento che è l’Aspi, che dovrebbe offrire una maggior tutela ai lavoratori, anche se manderà in pensione i vari incentivi per l’occupazione previsti finora. Procederà, ad esempio, all’abolizione definitiva dal 2017 delle disposizioni sull’iscrizione alle liste di mobilità e della relativa indennità (comma 71 dell’articolo 2); all’eliminazione degli incentivi connessi alla riassunzione dei percettori; alla possibilità introdotta dal Dlgs 167/2011 di assumere con contratto di apprendistato i lavoratori in mobilità, ai fini della loro riqualificazione professionale.

L’Aspi, ovvero l’assicurazione sociale per l’impiego, accorperà varie indennità: l’indennità di disoccupazione oggi corrisposta ai settori in cui non è prevista l’indennità di mobilità, come ad esempio il commercio, e il trattamento di mobilità, che sarà più lungo e di importo più elevato relativamente all’indennità di disoccupazione, oggi corrisposto nel settore industriale. Solo per fare degli esempi.

L’Aspi si applicherà a tutti i lavoratori dipendenti, compresi coloro che vengono assunti con contratto di apprendistato, ai lavoratori a domicilio, ai soci di cooperativa purché siano subordinati, ai dipendenti pubblici con contratto a termine, agli impiegati con rapporto di lavoro subordinato, nel settore agricolo e al personale artistico, teatrale e cinematografico.

Il requisito fondamentale per l’accesso all’Aspi è lo stato di disoccupazione, un’anzianità assicurativa di almeno 2 anni e un anno di contributi da maturare nei due anni precedenti. L’Aspi, non si applica a coloro che hanno un rapporto professionale con partita Iva.

Dal 2013, con l’abrogazione dei contratti di inserimento, scatteranno gli incentivi previsti dalla riforma del lavoro, per i datori di lavoro che inseriranno nel proprio organico lavoratori over 50, disoccupati da almeno 12 mesi, ovvero personale femminile che si trovi in particolari condizioni.

Gli incentivi riguarderanno le assunzioni di donne di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi, residenti in determinate aree geografiche; ovvero di donne di qualsiasi età prive di impiego da almeno 24 mesi, ovunque residenti. I territori di residenza agevolati dovranno essere identificati ogni anno con decreto ministeriale.

Per l’effettiva fruizione delle nuove agevolazioni, bisognerà comunque attendere le istruzioni da parte dell’Inps.

Sopravviveranno anche con l’Aspi le agevolazioni contributive agganciate allo stato di disoccupazione ordinaria come quella per la riassunzione dei disoccupati di lungo periodo (legge 407/1990). Tuttavia, la legge 92, al comma 14 dell’articolo 4, ha precisato che questi incentivi non possono essere concessi in caso di sostituzione di lavoratori licenziati per giustificato motivo oggettivo, per riduzione di personale, o sospesi.

APPROFONDIMENTI
*Aspi, la nuova assicurazione sociale Inps a sostegno dei disoccupati
*Aspi, assicurazione sociale per l’impiego: la misura dell’indennità
*Riforma del lavoro: mini-Aspi dal 1° gennaio 2013, aggiornamenti

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