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Azioni ai dipendenti e manager: tassazione come redditi da lavoro dipendente

 Le azioni che dipendenti, manager e amministratori ricevono da un’azienda sono considerate, ai fini fiscali, rispettivamente redditi da lavoro dipendente e, quindi, soggetti a tassazione come i fringe benefit sulla base del valore normale; e per manager e amministratori come redditi da capitale sui dividendi.

L’Agenzia delle Entrate, nella risoluzione 103/E del 4 dicembre 2012, spiega che le azioni che dipendenti o manager ricevono da un’impresa sono da considerare, ai fini fiscali, come redditi da lavoro dipendente e, pertanto, vanno tassate in base al criterio del “valore normale“, previsto dall’articolo 51, comma 3, del Tuir, il testo unico delle imposte sui redditi.

Per quanto riguarda gli utili che i dipendenti o i manager o gli amministratori ricavono dalle azioni, si precisa che sono da considerare redditi da capitale e, quindi, come tali tassati, in base all’articolo 44, comma 1, lettera e del Tuir.

In sintesi: le azioni concorrono alla determinazione di reddito da lavoro dipendente in base all‘articolo 51 del Tuir nel caso di dipendenti, e secondo l’articolo 50, primo comma, lettera c-bis, nel caso degli amministratori.

Per quanto riguarda il valore normale soggetto a tassazione in base all’articolo 51, comma 3, del Tuir, i principi del criterio generale da utilizzare sono stabiliti dall‘articolo 9, comma 4, ovvero per *azioni, obbligazioni e altri titoli negoziati in mercati regolamentati italiani o esteri, il valore normale è calcolato in base alla media aritmetica dei prezzi rilevati nell’ultimo mese; le *azioni non quotate, quote di società non azionarie e titoli o quote di partecipazione al capitale di enti diversi dalle società, vengono tassate in proporzione al valore del patrimonio netto della società o ente e, per le società e gli enti di nuova costituzione, in proporzione all’ammontare complessivo dei conferimenti.

Per la tassazione degli utili, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che i dividendi percepiti dai titolari delle azioni assegnate costituiscono reddito di capitale così come previsto dall’articolo 44, comma 1, lettera e), del Tuir: la «qualifica di lavoratore dipendente (o assimilato) rileva, infatti, esclusivamente al momento dell’offerta delle azioni, mentre la fase successiva non attiene in alcun modo al rapporto di lavoro subordinato intrattenuto dall’azionista con l’emittente».

APPROFONDIMENTI
*Dichiarazione redditi dei dipendenti

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