Farmacista: chi è e che cosa fa

Il farmacista è specializzato nella preparazione e distribuzione al pubblico di medicinali e farmaci, e nell’informazione al pubblico sui farmaci e i loro effetti. Per svolgere tale professione è necessario il conseguimento di un titolo di studio specifico che si ottiene con il conseguimento della laurea specialistica, di durata quinquennale, in Farmacia o in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche (CTF)  ed il superamento di un esame abilitante che permette l’iscrizione in un apposito albo professionale.

La differenza tra le due lauree consiste nel fatto che il laureato in CTF è esperto nella preparazione, sintesi, realizzazione e test dei farmaci.  Questa laurea indirizza specialmente verso l’ambito farmaceutico industriale e verso l’industria cosmetica e alimentare, mentre il laureato in Farmacia è più preparato nel campo dei controlli e della distribuzione dei medicinali, delle informazioni scientifiche sugli stessi, ed in tutti gli altri settori, in cui la sua preparazione specifica è necessaria per garantire la salute pubblica.

Ingegnere biomedico: chi è e cosa fa

 Nel nostro Paese è possibile diventare ingegnere potendo avere sbocchi occupazionali in settori dove al centro viene messa la salute dell’uomo e non i numeri e le formule matematiche. Stiamo parlando della figura dell’ingegnere biomedico, il cui corso di laurea triennale è attivo a Roma presso l’Università Campus Bio-Medico della Capitale. Come ogni laurea in ingegneria che si rispetti, trattasi di un percorso di studi tanto impegnativo quanto gratificante, con un esame di ammissione ed un numero di crediti complessivi pari a 180. La figura dell’ingegnere biomedico è fondamentale per il campo dei servizi di assistenza medica e della strumentazione utilizzata nelle strutture sanitarie, visto che alla fine del percorso di studi il laureato deve essere in grado di comprendere il funzionamento ma anche progettare la strumentazione che si utilizza in campo clinico.

Come diventare attore

 L’attore professionista è un individuo in grado di  recitare una parte in spettacoli teatrali, cinematografici, televisivi o radiofonici, ma soprattutto deve saper immedesimarsi nell’anima di un personaggio. Svolge la sua attività  sul palcoscenico, negli studi e in ambienti esterni (strade, etc.), spesso al di fuori dei normali orari di lavoro e in lunghe trasferte. Al fine di lavorare al meglio, si avvale dei copioni che gli vengono affidati dal regista che lo dirige o chi per lui.

Fare l’attore è uno dei mestieri più difficili: si tratta di una professione non sicura e chi ha intenzione di avviarsi in questa professione si deve rendere conto che non è possibile lavorare sempre. Per diventare attore  sono necessari un diploma di scuola media superiore e la frequenza di vari corsi di formazione in dizione, recitazione, danza, etc.   Dopo aver terminato la  scuola di recitazione occore munirsi di un buon book fotografico, realizzare un breve curriculum e presentarsi a valide agenzie che  siano interessate anche ad attori non affermati.

Come diventare vigile del fuoco

 La nascita ufficiale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco avviene nel 1935. Da allora i vigili sono sempre in prima linea nella protezione dei cittadini. Il Corpo Nazionale dei vigili del fuoco è una struttura del Ministero dell’Interno. Ai vigili del fuoco è  affidato il compito di:

  • prevenire ed estinguere gli incendi;
  • addestrare i lavoratori sulla sicurezza;
  • salvare persone, animali, effetti personali in caso di incendio, terremoti, alluvioni e altre situazioni di emergenza;
  • intervenire per estrarre i feriti dai veicoli in caso di incidenti stradali
  • intrvenire  in caso di perdita di sostanze pericolose;
  • vigilanza antincendio nei boschi o in luoghi pubblici.

Professione hostess: chi è, cosa fa

Già qui vi abbiamo descritto come la figura dell’hostess sia una di quelle professioni maggiormente ricercate da chi frequenta l’università per cercare di “arrotondare” e pesare meno sul bilancio familiare.

Chi è l’hostess? Una ragazza di aspetto gradevole (non una modella), disponibile a lavorare soprattutto nel fine settimana (venerdì e sabato ma anche venerdì, sabato e domenica), con conoscenza della lingua inglese (non sempre richiesta), paziente ed educata.

L’hostess (quella di cui stiamo parlando non è l’assistente di volo) può lavorare negli ambiti e contesti più disparati: dal congresso medico, all’evento sportivo, ad una cena di gala, ad un evento musicale, ad una fiera.

Come diventare personal trainer

 Il  personal trainer è  una figura professionale in grado di  fare una valutazione antropometrica e funzionale di un individuo, elaborare  programmi di allenamento specifici e molto efficaci, dare consigli in fatto di alimentazione  e stimolare il soggetto ad allenarsi con costanza.

Le informazioni raccolte sul cliente dal personal trainer devono essere riportate in un’apposita scheda che verrà costantemente aggiornata. Il personal trainer seguirà in maniera assidua il primo periodo dell’allenamento del suo cliente,  in seguito interverrà più  raramente  in tale percorso e solo quando lo riterrà necessario.

Trovare lavoro in banca: missione impossibile?

 Il posto fisso, ben pagato, è un po’ il sogno di tutti, ed in particolare dei giovani. In passato, il “classico” posto di lavoro in banca ha rappresentato l’obiettivo anche per i nostri genitori, o per le nostre sorelle o fratelli maggiori, ma adesso riuscire ad occupare un posto in una filiale bancaria è diventato di sicuro più difficile per tanti fattori. I processi di informatizzazione, le fusioni bancarie e la creazione di filiali sempre più snelle, ha comportato per il sistema bancario la necessità, più che di assumere, di sfoltire il parco dipendenti magari accompagnandoli alla pensione, oppure non assumendo nessuno in sostituzione nel momento in cui qualche dipendente avesse raggiunto l’età pensionabile. Trovare lavoro in banca è quindi oramai una missione impossibile? Di certo rispetto al passato ci sono minori opportunità, ma per i giovani laureati e diplomati, magari con qualche breve esperienza nel settore assicurativo come procacciatore, o con buone conoscenze in materia di finanza e servizi bancari, non è detto che non si possa aprire qualche “porta”.

Infermiere: chi è e che cosa fa

 La professione di infermiere richiede una formazione universitaria di base grazie al Corso di Laurea in Infermieristica che dura tre anni, alla quale si accede attraverso i test a risposta multipla .

L’infermiere è responsabile dell’assistenza infermieristica e  soprattutto:

  • si prende cura del suo paziente, nel rispetto della vita, della salute, della libertà e della dignità dell’individuo
  • individua i bisogni di assistenza infermieristica della persona e della collettività
  • pianifica, gestisce e valuta l’intervento assistenziale infermieristico
  • esegue le prescrizioni diagnostico-terapeutiche
  • può agire  sia da solo che attraverso la collaborazione con gli altri operatori sanitari
  • per l’espletamento delle funzioni si avvale, quando ciò lo richiede, del personale di supporto
  • contribuisce alla formazione del personale di supporto
  • aggiorna le proprie conoscenze attraverso la formazione permanente al fine di poter migliorare la sua competenza.

Archivista: chi è e che cosa fa

 L’archivista svolge attività di ricerca scientifica, di studio, consulenza, ed elaborazione nel campo artistico, diplomatico, paleografico irregolare, giuridico, economico e delle scienze sociali. Cura l’inventario, la divulgazione e la valorizzazione del patrimonio documentario affidato all’archivio.

Le caratteristiche di questa figura variano soprattutto in relazione al tipo di archivio su cui opera. Gli archivi possono essere di tre tipi:

corrente: ci si riferisce  ai protocolli presenti presso la maggior parte di organizzazioni;

di deposito: contenenti documenti che abbiano un’età compresa fra i 5 e i 40 anni. In questo  arco di tempo si procede alla scelta dei materiali da conservare;
storici: contenenti il materiale documentario ritenuto meritevole di conservazione.

La professione dell’operatore di sportello bancario


L’operatore di  sportello bancario accoglie i clienti in banca e svolge le principali attività di cassa. La sua attività varia in  relazione alle dimensioni della filiale e al modello organizzativo della banca ed avviene in piena autonomia.

L’operatore di sportello bancario si occupa principalmente:

  • della cassa e del suo controllo amministrativo;
  • di versamenti, prelievi, operazioni di bonifico e controllo dei conti correnti;
  • dell’apertura conti correnti;
  • dell’assegnazione di carte di credito;
  • del cambio valute.

Il pizzaiolo: come è cambiata questa professione nel tempo

Per la rubrica dedicata alle professioni abbiamo deciso di capire come un mestiere antico, come quello del pizzaiolo si sia evoluto. Per farlo abbiamo rivolto alcune domande ad Umberto Bachetti responsabile della Pizza.it School e ad alcuni utenti del forum del sito pizza.it.

Quella del pizzaiolo potremmo quasi definirla una professione ever green. Come è cambiata nel corso degli anni?

Più che di cambiamento, possiamo parlare di evoluzione, di ricerca continua di tecniche e pratiche,conoscenze che vanno via via allargandosi, trasformando il pizzaiolo moderno da semplice artigiano della margherita e marinara, in qualcosa di assai più complesso.
Negli anni 60′ quando ebbe inizio l’espansione della tonda napoletana cotta in forno a legna, il pizzaiolo professionista, veniva ritenuto tale sommando poche semplici qualità: bontà del prodotto, serietà, puntualità ma sopratutto velocità.

Oggi si aggiungono a quelle virtù: affidabilità, intesa come costanza del prodotto, conoscenze teoriche sulle farine, evolute anch’esse, metodi di impasti raffinati che donano particolarità e sanno fare la differenza.
Inoltre il mercato richiede creatività riguardo ai condimenti, portando il pizzaiolo sempre più ai fornelli, manipolando materie prime che andranno ad arricchire la varietà di gusti e sapori da usare nelle più svariate combinazioni. Esistono comunque ancora, fortunatamente, pizzaioli che non si lasciano attrarre da vezzi culinari, ma badano alla sostanza mantenendo inalterata la filosofia della pizza, coltivando la fiaba del….C’era una volta, ma soprattutto del buon impasto.

Come diventare giornalista pubblicista

Per ottenere l’iscrizione all’Albo dei giornalisti pubblicisti e il tesserino non serve necessariamente la laurea in Scienze delle comunicazioni o in giornalismo. Per esercitare questa professione bisogna dimostrare di aver svolto in maniera continuativa un’attività pubblicistica regolarmente retribuita negli ultimi due anni, e dunque bisogna aver pubblicato tra i 60 e 70 articoli (il numero varia da regione a regione).

Nel presentare la domanda occorre allegare un attestato del direttore della testata, le copie dei compensi percepiti e le fotocopie dei giornali o dei periodici contenenti gli scritti firmati. La prova del rapporto di lavoro richiesta dall’Ordine consiste normalmente nell’esibire la copia delle ritenute d’acconto versate dal giornale al collaboratore per le sue prestazioni. Per diventare pubblicisti occorre inoltre, oltre a quanto già previsto, l’obbligo di  frequenza a corsi di preparazione che precedono un mini esame e ciò perché nel frattempo è stato riconosciuto ai pubblicisti il diritto ad assumere la direzione responsabile di una testata, e a far parte integrante del lavoro redazionale.

Professione investigatore privato: chi è e cosa fa

Per la rubrica dedicata ai mestieri abbiamo deciso di capire meglio cosa fa un investigatore privato intervistando chi ne ha fatto una vera e propria professione gestendo anche un’agenzia: La Segretissima di Roma. La parola quindi a Bernardo Ferro.

Quella dell’investigatore privato è una professione affascinante. Come e perché si è avvicinato a questo mestiere?

Dopo aver trascorso più di 25 anni negli organi investigativi di stato come Digos, Iterpol ho voluto cimentarmi in questa nuova sfida per mettere al servizio del privato la mia esperienza. Certo non è semplice: ci sono forti limitazioni nella operatività investigativa causate dalla carenza legislativa del settore; limitazioni incomprensibili visto che abbiamo una licenza rilasciata dalla Prefettura.

Chi si rivolge principalmente a lei e alle sua agenzia?

Principalmente società private e singole persone. Le società perchè non sono e non possono essere sufficientemente assistite da un’attività investigativa istituzionale; basti pensare all’assenteismo, ad una concorrenza sleale dovuta all’infedeltà di un socio o di un dipendente. Le persone fisiche, per problemi familiari come l’infedeltà coniugale, l’assegno di mantenimento per l’ex-coniuge ma soprattutto genitori e nonni che ci chiedono aiuto per “vedere” cosa fanno e chi frequentano i loro ragazzi.

Lavorare nella selezione del personale: cosa significa?

Sono moltissimi i giovani che desiderano lavorare come selezionatori del personale  di qualche azienda. Chi lavora in questo settore è un vero e proprio professionista e deve essere pronto a cogliere tutti i cambiamenti sia dell’azienda che del mercato.

Chi decide di lavorare nella selezione del personale dovrà anzitutto elaborare il profilo del candidato da ricercare con le varie attitudine, le lingue richieste ecc… e dovrà poi cercare il veicolo di reclutamento che ritiene più idoneo (come ad esempio annunci all’interno di sito sul lavoro come il nostro gazzetta del lavoro oppure inserzioni su quotidiani specializzati).